Il fusto della Passiflora varia sia in consistenza che in forma in base alla specie al quale appartiene. Nelle specie rampicanti il fusto si presenta di colore verde intenso ma che con il passare del tempo potrebbe diventare legnoso. Al suo interno è cavo, e può essere a sezione triangolare, quadrangolare, circolare e poligonale. Le foglie hanno caratteristiche differenti in base alla specie di appartenenza. Alcune specie presentano foglie piccolissime, altre invece più grandi ed inoltre possono essere mono, semplici o plurilobale. In alcune specie, soprattutto quelle rampicanti, nei pressi delle foglie crescono i viticci, questi servono alla pianta per aggrapparsi a tutto ciò che potrebbe garantirle un supporto. La particolarità di questa pianta sono ovviamente i fiori, con dimensioni variabili di specie in specie. I fiori della Passiflora sono di tipo ermafroditi e solitari ed inoltre la loro struttura fiorale è molto originale rispetto ad altri fiori utilizzati per scopi ornamentali.
La Passiflora non è una pianta di difficile coltivazione, ma bisogna tener conto di alcune condizioni ambientali per far crescere bene la pianta. Essendo “nata” in zone tropicali e quindi abituata a determinate temperature, la pianta, è particolarmente sensibile alle basse temperature. E’ consigliabile esporla in zone interne se ci troviamo nel periodo invernale. La temperatura ideale è compresa tra i 18 – 27°C nel periodo estivo e 10 °C nel periodo invernale. Per le irrigazioni, nel periodo primaverile e in quello estivo la pianta va annaffiata abbondantemente in modo che il terreno si mantenga umido. Fare attenzione a non lasciare il terreno bagnato o provocare ristagni idrici, i quali sono un forte viatico per varie malattie come virus e funghi ma sono anche un modo per provocare malfunzioni della pianta stessa.
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