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Gli arbusti rampicanti di Plumbago capensis non richiedono eccessive attenzioni colturali per crescere e svilupparsi. Tollerano molto bene il caldo della stagione estiva mentre temono gli inverni freddi, dalle temperature inferiori ai dieci gradi. Queste piante possono essere coltivate in piena terra nella zone dal clima temperato oppure in vaso, al riparo dalle forti correnti provenienti da nord. Prediligono un terriccio fertile e ben drenato, ricco di sostanze nutritive, mescolato con una porzione di sabbia grossolana. Le esposizioni sono molto luminose e soleggiate, possono adattarsi anche alla mezz'ombra ma la fioritura sarà poco abbondante e la crescita meno vigorosa. Le irrigazioni sono regolari e frequenti a partire dalla primavera e per tutta l'estate. Con la ripresa vegetativa, è opportuno somministrare del concime organico liquido.
L'intervento di potatura è importante per le crescita rigogliosa delle piante della specie detta Plumbago capensis. Deve essere effettuato al termine del periodo della fioritura, nel lasso di tempo tra la stagione autunnale e quella primaverile. Con l'impiego di cesoie ben affilate, le ramificazioni legnose vengono accorciate drasticamente, questo lavoro di potatura farà sviluppare con la ripresa vegetativa un maggiore numero di germogli. Le piante di Plumbago capensis soffrono i ristagni idrici che causano l'insorgere di marcescenze e di malattie fungine che portano al deperimento della pianta. Per prevenire è fondamentale mantenere il terreno morbido e ben drenato mescolando delle porzioni di sabbia. Inoltre, possono subire infestazioni da parte di afidi o ragnetti rossi, in entrambi i casi è opportuno somministrare dei prodotti specifici per combatterli e prevenirli.
Il metodo più diffuso e utilizzato per ottenere nuovi esemplari di Plumbago capensis, è attraverso l'impiego del taleaggio. Le cime devono essere prive di infiorescenze e vanno selezionate nei mesi estivi di giugno e luglio. Le talee semilegnose con piede vanno tagliate obliquamente, le foglie in eccesso sono eliminate e le ferite vengono trattate con della polvere antiparassitaria e radicante, per accelerare il processo di attecchimento. I singoli contenitori sono riempiti con del terriccio da giardino mescolato a della torba e della sabbia grossolana, garantendo il corretto drenaggio idrico. Le piante sono riposte in luoghi non troppo luminosi e le temperature non devono essere inferiori ai venti gradi. L'emissione di gemme fogliari è la conferma dell'avvenuto sviluppo del nuovo apparato radicale.
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