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La mentuccia preferisce i climi temperati, resiste bene sia alle alte temperature che agli inverni rigidi, infatti è in grado di sopportare valori termici di alcuni gradi sotto lo zero. Le esposizioni migliori sono gli ambienti completamente soleggiati, però vanno bene anche le zone parzialmente ombreggiate. La mentuccia predilige i terreni sciolti, calcarei e ben drenati, ma vegeta bene anche su suoli aridi e rocciosi, mentre rifugge quelli compatti in quanto sono soggetti ai ristagni idrici.
È una specie originaria del bacino del Mediterraneo e dell’Asia centrale, cresce allo stato spontaneo in prossimità di incolti, boschi e nelle aree montane fino ad un’altitudine di 1500 m; nel nostro Paese è diffusa in tutto il territorio. ![]() | Laurus Nobilis Alloro Cespuglio Piante Aromatiche Siepe in vaso ø20 cm h.120/150 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,4€ |
La mentuccia si moltiplica per seme, per stoloni e per talea. La semina in vaso o in piena terra avviene in primavera, va considerato che la germinazione è molto lenta, infatti richiede almeno un mese. Gli stoloni, prelevati da piante aventi almeno un anno di età, si mettono a dimora in autunno ad una profondità di 7-10 cm, in seguito è necessaria una rullatura. Le talee vengono prelevate ad inizio primavera alla sommità degli steli, in seguito si pongono in un substrato costituito da sabbia e torba in parti uguali. Una volta avvenuta radicate e ben sviluppate le piantine sono pronte ad essere trapiantate, di solito in autunno.
La mentuccia viene coltivata negli orti e nei giardini famigliari in piena terra ed in vaso. Le distanze d’impianto tra le file sono di 40 cm e di 15-20 cm sulla fila, con una densità di 12-16 piante/mq.
Il ciclo di coltivazione di questa pianta si protrae per 3-4 anni. Il controllo delle infestanti viene effettuato tramite delle scerbature manuali. Quando la pianta assume uno sviluppo notevole va eseguito uno sfoltimento in quanto essa tende ad essere molto aggressiva con i suoi stoloni, se lasciata crescere eccessivamente. Durante la preparazione del letto di semina viene apportato del letame maturo; ogni anno alla ripresa vegetativa vengono somministrati azoto, che aumenta la concentrazione di olio essenziale nelle foglie, fosforo e potassio, quest’ultimo è l’elemento maggiormente assorbito dalla pianta. L’irrigazione viene effettuata dopo la semina in primavera e durante l’estate con regolarità se non si verificano delle precipitazioni.La raccolta delle sole foglie, utilizzate sia fresche che essiccate, viene effettuata prelevando i nuovi germogli in autunno o in primavera, mentre le infiorescenze composte si raccolgono nella fase di piena fioritura. L’essiccazione avviene in ambiente riparato dalla luce, fresco, asciutto e con una buona circolazione d’aria. La mentuccia è una pianta poco soggetta agli attacchi dei parassiti, tra i funghi si ricordano delle muffe che si possono sviluppare sull’intera pianta ed i marciumi radicali che si instaurano su terreni compatti o comunque in presenza di ristagni idrici.
La mentuccia possiede proprietà anestetiche, antisettiche, antispasmodiche, digestive, calmanti, antibiotiche, espettoranti, stomachiche, febrifughe e carminative. Le foglie sono utili anche contro la flatulenza, la depressione, il mal di testa, l’insonnia ed i dolori mestruali. Per le donne in gravidanza ne è sconsigliato l’utilizzo in quanto se assunta in dosi esagerate può provocare l’aborto. In casa contribuisce ad allontanare mosche, pulci e formiche e profuma la biancheria. In cucina si impiega per insaporire, carni, pesce, pizza, funghi, insalate miste, carciofi e frittate. Utilizzando le foglie e le infiorescenze composte viene preparato l’infuso, che viene consumato dopo i pasti perché svolge un’azione digestiva.
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