L'origano

Programma di produzione

Il terreno ideale per la coltivazione dell'origano pianta deve essere ben drenato, ghiaioso o sabbioso, non troppo fertile e poco ricco di sostanza organica, ma ben esposto al sole. Per queste caratteristiche, ben si adatta ad ornare bordure di aiuole o a spazi sassosi poco adatti alle più comuni piante da orto. Qualora lo si voglia coltivare in vasi o fioriere, sarà opportuno utilizzare una miscela che contenga non più del 20% di torba o sostanza organica, 50% di sabbia e 30% di terriccio. Prima dell'impianto si può cospargere il terreno con una modesta quantità di fertilizzante chimico granulare. Non utilizzare fertilizzante organico. Quante piante coltivarne? In generale, pensando all'uso alimentare, otto o dieci piantine, che occupano all'incirca un metro quadro di terreno, sono più che sufficienti per garantirci una fragrante scorta di spezia per tutto l'anno. Ricordiamoci, però, che nelle regioni del nord Italia difficilmente l'origano potrà produrre cime profumate quanto quelle delle piante cresciute al sole del meridione.
Un colorato cespuglio di origano

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Coltivazione e raccolta dell'origano

Dettaglio dell'infiorescenzaDell'origano pianta non sempre è facile reperire le sementi. Spesso accade che vengano commercializzati come origano semi di maggiorana. Pertanto, è molto più pratico acuistarne alcune piantine in un centro di giardinaggio o in un vivaio e moltiplicarle poi per talea di rizoma nel mese di febbraio. Per fare ciò, svasate le piantine e tagliate i rizomi (le spesse radici rossastre) in pezzi lunghi dai cinque ai dieci centimetri. Ripiantateli in un vaso con una miscela di terreno che abbia le caratteristiche che abbiamo già visto nel paragrafo precedente. I vasi vanno tenuti al riparo almeno fino ad aprile, in un letto freddo o in una serra poco riscaldata. In aprile, o comunque, nelle regioni più fredde, quando il rischio di gelate sia totalmente scongiurato, rinvasate i rizomi a tre per volta in vasi di venti centimetri di diametro e sistemateli nell'angolo più soleggiato del giardino. Nel mese di luglio tagliate le infiorescenze prima della piena fioritura. Per la raccolta scegliete un giorno caldo e asciutto; il momento mogliore è la mattina, dopo che la rugiada è evaporata, ma prima che il sole abbia fatto rinsecchire le foglie.

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    Raccolta e conservazione

    Un originale metodo di essiccazione L'origano si conserva per essiccazione: il procedimento è semplice. Per prima cosa esaminate con attenzione ogni ciuffo, eliminando le foglie ingiallite o sciupate. Legate poi pochi rametti insieme, così da farne piccoli mazzi. tuffateli per qualche secondo in acqua bollente, sgocciolateli e metteteli ad asciugare su strofinacci o carta da cucina; la scottatura non è indispensabile, ma serve a pulire le erbe e conservarne meglio il colore. Quando i mazzetti sono asciutti, potete avvolgerne la parte superiore in sacchetti di carta ed appenderli a testa in giù in un luogo asciutto e ventilato. Non usate mai sacchetti di plastica! Il tempo di essiccazione è variabile, ma mediamente sono sufficienti 7/10 giorni. In alternativa potete sciogliere i mazzetti ed accomodare le infiorescenze su larghi vassoi e mettere il tutto in un luogo ben aerato. Alcune volte al giorno sollevate le erbe con le mani per rigirarle. Il nostro origano è pronto per essere conservato quando sarà così secco da rompersi fra le dita. A questo punto sbriciolatelo passandolo fra i polpastrelli, eliminate i gambi e gli steli duri e versate le infiorescenze sbriciolate in vasetti di ceramica o di vetro scuro.


    L'origano in cucina

    Origano essiccato Come il basilico ed il prezzemolo, l'origano è una delle erbe aromatiche più utilizzate nella cucina mediterranea. Viene utilizzato come condimento in alternativa alla maggiorana, altra specie appartenente allo stesso genere. Contiene oli essenziali dotati di proprietà aromatiche, antisettiche e antispasmodiche. Per quanto riguarda l'uso culinario, l'origano è l'insostituibile aromatizzante della pizza napoletana, delle carni dette appunto alla pizzaiola e degli spiedini di carne preparati secondo la tradizione greca e balcanica. Inoltre è un ingrediente di fresche insalate di pomodori e mozzarella. Di origano si possono tuttavia cospargere anche verdure saltate o stufate, pesci alla griglia, pesci al forno, insalate verdi o miste, pomodori, insalate di riso. Lo si può unire anche a marinate e ripieni, soprattutto per il pesce.



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