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Le piante più diffuse di peperoncino in occidente sono soprattutto cinque e si distinguono per dimensioni, forma e colore. Il più diffuso è sicuramente il peperoncino ornamentale nano, alto circa 30 cm con frutti che variano dal rosso al violetto (oltre al giallo e all'arancione). Il peperoncino lungo di Cayenna è alto circa 50 cm e presenta frutti di colore rosso intenso e puo' arrivare fino a 15 cm. L'Abbraccio è ideale per le bordure, i frutti vanno dal rosso al giallo, sono lunghi circa 2 cm e sono portati in mazzetti. Il peperoncino chiamato Blu di Prussia ha una particolarità che lo rende unico nel suo genere: le bacche sono rosse a maturazione, ma assumono una tonalità bluastra quando sono ancora acerbe. L'ultima tipologia è la Colei, la più comune dai colori rosso acceso, ottima da coltivare in vaso. Esiste inoltre un altro tipo di peperoncino ornamentale chiamato Capsicum frutescens ornamentali, esso è utilizzato in cucina grazie al suo gusto unico, ma anche come pianta ornamentale per via dei suoi fiori di colore bianco.
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Il peperoncino ornamentale puo' essere coltivato all'aria aperta nelle zone del sud, nelle zone più fredde invece deve essere messo al riparo nel periodo invernale. In estate questa pianta richiede una temperatura che varia fra 15° e 21°, mentre nel periodo invernale deve mantenere una temperatura superiore ai 10°. il peperoncino non deve stare sotto il sole diretto poichè la pianta si potrebbe danneggiare, ma deve avere una luce molto diffusa (specialmente nel periodo della maturazione dei frutti). L'annaffiatura dovrà essere moderata (ricordandosi di lasciare asciugare la terra fra un'annaffiatura e l'altra). La riproduzione si effettua a marzo (per seme) e le piante devono successivamente essere trapiantate in piccoli vasi (da fine aprile a inizio maggio). Le avversità più comuni possono essere: foglie che appassiscono e cadono (dovuto alla scarsa illuminazione o alla temperatura sbagliata), oppure insetti come le Aleurotidi o il "Ragnetto".
Il peperoncino ornamentale arrivò nel 1514 in Europa dal Messico, da subito utilizzato nel campo alimentare come spezia e per insaporire i piatti. Nel nostro meridione prese il nome di "Diavoletto". Esso infatti in senso figurativo rievoca gli inferi solari e purificatori. Possiede proprietà stimolanti, antisettiche, disinfettanti e digestive. Può essere utilizzato inoltre per diverse patologie come difetti di respirazione, reumatismi, per cura della bronchite e dei vasi sanguigni. Col peperoncino si possono preparare anche cosmetici e prodotti per la cura del corpo. Il nome può derivare sia dal latino, capsa, come scatola; oppure dal greco , capta, che significa mordere. Le ricette a base di peperoncino sono molte: i messicani lo usano per le tortillas e gli africani per la manioca. In Italia non può mancare la pasta: aglio, olio e peperoncino!
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