Rosmarino coltivazione

Programma di produzione

La coltivazione del rosmarino si può effettuare con discreto successo in qualsiasi terreno che sia ben drenato ed in posizione soleggiata, purché la pianta sia sufficientemente protetta dai venti freddi. Riparato da un muro, può resistere anche a temperature fino a otto o dieci gradi sotto zero. Giacché la pianta del rosmarino può crescere fino a due metri di altezza, anche se in genere rimane più bassa, un solo cespuglio produce rami e foglie a sufficienza per il consumo di tutto l'anno di una famiglia. L'arbusto del rosmarino non necessita di potature drastiche, ma beneficia di una regolare eliminazione delle parti rinsecchite e di una leggera cimatura in primavera, che andrà a favorire lo sviluppo di nuovi getti laterali. Si presta molto bene, inoltre, ad essere potato in forme particolari, a seconda delle esigenze, qualora lo si utilizzi a scopo decorativo o di siepe.

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Coltivazione del rosmarino

Dettaglio dell'infiorescenza Nel mese di marzo, seminate il romarino sotto vetro, in un vaso o in una cassettina di metallo contenente terriccio da semina. Quando le plantule sono abbastanza grandi da poter essere prese in mano, trapiantatele una ad una in vasi più grandi, contententi terriccio. Fra maggio e giugno le piantine possono essere trasferite a dimora permanente. Se volete coltivare più di una pianta di rosmarino, lasciate fra l'una e l'altra lo spazio di almeno un metro; se invece desiderate ottenerne una siepe intera, riducete lo spazio a quaranta centimetri circa. Una soddisfacente coltivazione del rosmarino si potrà ugualmente ottenere anche seminando, in aprile, in un semenzaio all'aperto, in fori profondi circa cinque millimetri. Allorquando le piantine saranno sufficientemente grandi da poter essere prese in mano, le diraderete distanziandole di cinque centimetri l'una dall'altra. dopo di che potrete trapiantarle a dimora permanente in giugno o luglio.

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    Riproduzione di nuove piante

    Piantina in vaso La coltivazione del rosmarino si presta molto agevolmente alla riproduzione per talea. Fra giugno e settembre, staccare dai getti ancora non completamente maturi delle talee semilegnose lunghe all'incirca una decina di centimetri, e piantatele in un cassone freddo, utilizzando una miscela composta da sabbia e torba in parti di volume approssimativamente uguale. Ombreggiate accuratamente il cassone fintanto che le talee non abbiano messo radici: a questo punto potrete trapiantarle ciascuna in vasi di una decina di centimetri di diametro, contenerti terriccio per invasatura. Nel maggio seguente le piantine saranno pronte per essere poste nel luogo di dimora permanente. Talee legnose, che siano lunghe dai quindici ai venti centimetri, si possono invece già piantare, in settembre oppure ottobre, nell'aiuola permanente.


    Rosmarino coltivazione: Il rosmarino in cucina

    Un appetitoso utilizzo del rosmarinoIl rosmarino si usa il più delle volte per profumare arrosti di carne di vitello, maiale, manzo, pollo; se ne infilano rametti nel ventre dei pesci da cuocere al forno o alla griglia; si usa anche nel soffritto di qualche minestra (ad esempio insieme all'aglio nella pasta e fagioli toscana). Chi non gradisce che le foglioline vadano disperse nelle pietanze, può avvolgere strettamente il rametto con un filo di cotone bianco e rimuoverlo alla fine della cottura. Per profumare carni o pesci che si cucinano alla griglia, durante la cottura gettate rametti di rosmarino sulle braci. Per avere una salsina con cui condire pesci o carni alla griglia o carni fredde, tritate un ciuffetto di foglie di rosmarino insieme ad un poco di scorza di limone e mescolate al trito olio extravergine di oliva, sale, pepe, succo di limone e, se ne avete a disposizione, anche un pizzico di santoreggia tritata. Per l'alto contenuto di oli essenziali, che gli conferiscono il particolare aroma, il rosmarino ha proprietà digestive e carminative, è antisettico, antiparassitario e antibatterico e gli sono riconosciute, inoltre, notevoli proprietà antiossidanti.


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