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La salvia è una pianta che va annaffiata con moderazione, facendo attenzione a non creare ristagni idrici nel terreno. E' quindi necessario lasciar asciugare il terreno tra un'irrigazione ed un'altra. Per quanto riguarda la concimazione, è bene utilizzare un concime liquido, da mescolare all'acqua di irrigazione. Il concime va somministrato ogni due settimane, a partire dalla primavera fino a tutta l'estate. Essendo una pianta aromatica, è necessario che nel concime sia presente una percentuale piuttosto elevata di azoto, per favorire lo sviluppo delle foglie. La salvia inizia a fiorire in tarda primavera e la fioritura dura tutta l'estate. Al termine della fioritura è bene potare la pianta per stimolare la ricrescita. Il periodo migliore per raccogliere le foglie, affinchè queste sprigionino il loro aroma più intenso una volta essiccate, è quello prima della fioritura, cioè tra maggio e giugno. Se invece si utilizzano fresche il periodo di raccolta ideale è più lungo, dalla primavera all'autunno.
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Un aspetto importante di cui tener conto se si decide di coltivare la salvia è quello della sua riproduzione. La moltiplicazione avviene per seme o per talea erbacea. Se si opta per la moltiplicazione per semi la semina deve essere effettuata ad inizio primavera, sia direttamente in terra, sia distribuendo i semi su un vassoio di terriccio apposito, da porre all'ombra e provvedendo a mantenerlo umido usando uno spruzzatore. La germinazione avviene dopo due-tre settimane. La moltiplicazione per talea va effettuata prelevando le talee in due periodi dell'anno, tra marzo e aprile o tra giugno e luglio. Gli apici vegetativi da prelevare devono essere lunghi circa 8-10 cm e devono provenire da piante che hanno raggiunto almeno i due anni di età. Il taglio deve essere effettuato con un coltello disinfettato e ben affilato. Dopo il taglio si eliminano le foglie più in basso e si immerge la talea in una polvere rizogena, per favorire la radicazione. Successivamente si sistemeranno le talee in un vaso contente terriccio fertile e sabbia, avendo cura di mantenerlo sempre umido. Quando compaiono il primi germogli significa che la pianta ha radicato.
La salvia è una pianta che può essere attaccata da molte malattie. Quando le foglie si ricoprono di una muffa biancastra il responsabile è un fungo, la Erysiphe sp., estirpabile eliminando le parti colpite. Se invece le macchie sono nere, di piccole dimensioni e diffuse su tutta la foglia, il fungo responsabile è la Peronospora sp., molto insidioso e aggredibile con anticrittogamici. Altre patologie sono date dai marciumi basali e radicali, prodotti da alcuni funghi che si sviluppano nei ristagni idrici. In questo caso la lotta deve essere preventiva, evitando le innaffiature troppo abbondanti. L'eccessiva umidità è anche reponsabile della malformazione delle foglie, che appariranno ingiallite e lesionate. Il ragnetto rosso è un altro nemico della salvia: in questo caso le foglie appariranno ingiallite, macchiettate e tenderanno ad accartocciarsi. Il ragnetto va debellato con un apposito insetticida. Vi sono infine altri animaletti che possono minacciare la coltivazione della salvia. Si tratta di insetti di colore bianco-verdastro, comunemente chiamati afidi o pidocchi. Anche in questo caso l'unico rimedio è l'uso degli antiparasitari.
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