Sambuco

Quanto irrigare

Il sambuco è un arbusto perenne molto diffuso in Italia, soprattutto nelle zone non coltivate, in quanto si propaga facilmente allo stato selvatico. Per far sì che i suoi fiori e i suoi frutti crescano rigogliosi, richiede una certa quantità di umidità nel terreno, prerogativa fondamentale per mantenere la sua freschezza; nonostante ciò, teme fortemente i ristagni idrici, che possono essere causa di marciume radicale e di malattie più gravi, quindi va impiantato in un terreno drenante e gli interventi di annaffiatura vanno compiuti quando il terreno è ben asciutto. La frequenza e la quantità di acqua da utilizzare per ogni intervento di innaffiatura variano in base all'età della pianta ed all'ambiente in cui essa si trova. Per piante giovani, da poco messe a dimora, è necessario innaffiare la pianta ogni 2 settimane circa, per favorire la crescita delle radici che avviene nei primi 2 mesi; per piante adulte, l'acqua da somministrare può variare da 1 a 3 bicchieri ogni 3 settimane circa, in base alla temperatura ambientale.
Fiori sambuco

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Cure da fornire

Bacche sambuco Il sambuco è un arbusto particolarmente resistente alle temperature drastiche, sia calde che fredde. Predilige zone esposte per molte ore alla luce diretta del sole, anche se sopravvive in zone poste in penombra (in questo caso però la produzione di fiori è minore). È consigliato effettuare la potatura, soprattutto nei mesi invernali, dei rami danneggiati o di quelli troppo ingombranti, per garantire una buona esposizione alla luce di tutti i punti e per dare forma all'arbusto; per evitare la proliferazione di infezioni fungine, le ferite vanno trattate con una pomata sigillante specifica. Nel caso in cui si desideri prelevare il legno del sambuco, il periodo ideale è l'autunno; al contrario, la raccolta dei fiori va effettuata in primavera (tra aprile e maggio) e quella dei frutti a fine agosto, quando hanno raggiunto un buon grado di maturazione.

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Esigenze nutrizionali

Terreno fertilizzato In quanto pianta selvatica, non richiede necessariamente importanti interventi di concimazione; tuttavia, la somministrazione del fertilizzante organico, se non eccessiva, può favorire la crescita e la maturazione dei frutti. Il periodo ideale per fertilizzare il terreno è compreso tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno: in questo modo, tra le altre cose, si forniscono le giuste difese alla pianta contro le gelate invernali. Poiché l'intervento di concimazione nell'anno è unico, è opportuno utilizzare un fertilizzante a lenta cessione, che sia granulare e che contribuisca a rendere il terreno ben drenante. A questo scopo è consigliato utilizzare uno stallatico maturo, bovino o equino, specifico per piante verdi; lo stallatico dev'essere ternario, ovvero deve contenere azoto, fosforo e potassio, in proporzioni sfavorevoli all'azoto.


Sambuco: Malattie e parassiti

Afide piante aromatiche La proliferazione spontanea del sambuco è permessa dalla sua enorme resistenza all'attacco di patogeni o parassiti, per questo motivo non bisogna temere particolari pericoli. Tuttavia, talvolta le attività effettuate dall'uomo, come la potatura, possono aumentare i rischi di attacco per l'arbusto, quindi è importante mettere in atto alcuni piccoli accorgimenti. Gli insetti che più comunemente attaccano il sambuco sono afidi e cocciniglie, che possono essere rimossi sia manualmente (se sono presenti pochi esemplari), sia con l'impiego di un insetticida. Può essere utile, nelle zone maggiormente esposte a questi insetti, effettuare un trattamento preventivo durante la stagione fredda. In primavera, a causa dell'umidità e degli sbalzi termici, possono propagarsi delle malattie fungine che provocano l'appassimento di alcune delle foglie. I miceti possono penetrare facilmente attraverso ferite da potatura non cicatrizzate, e possono essere eliminati con un trattamento antifungino.



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