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Per avere un' ottima riuscita nella coltivazione del basilico bisogna garantirsi innanzitutto dei semi di buona qualità. Se non ne siamo in possesso è buona norma acquistarne presso il nostro vivaio di fiducia. Una volta che avremo i semi a disposizione, possiamo procedere a interrarli, ricordandoci che in caso di semina all'aperto il periodo migliore è l'arrivo della primavera. Annaffiamo il nostro terreno il giorno prima dell' operazione, avendo avuto cura di concimarlo precedentemente in maniera adeguata e di lavorarlo per renderlo abbastanza soffice. Nel caso di semina in vaso invece il terriccio universale andrà più che bene. Il basilico ha bisogno di sole per diverse ore al giorno, quindi scegliamo una zona soleggiata e procediamo sistemando i semi in modo da ottenere piantine distanziate quindici centimetri una dall'altra. Una volta terminata l'operazione bisognerà mantenere il terreno abbastanza umido fino al germogliare delle nuove piantine. Nel caso di piantagione in vaso prima di un'esposizione diretta al sole sarebbe bene attendere che le piantine raggiungano almeno qualche centimetro di altezza.
Un' operazione di primaria importanza per la salute del basilico, soprattutto se coltivato in vaso è saper dosare correttamente l'acqua che andremo a fornire. Premesso che il basilico si adatta anche a terreni poco profondi, potremmo decidere di coltivarlo anche in vasi di dimensioni medio-piccole. Teniamo presente che questo influirà sulla quantità di acqua di cui necessiterà il basilico e sulla frequenza con cui dovremo procedere con l'irrigazione. Ovviamente più è piccola la porzione di terreno a disposizione, più frequenti saranno i nostri interventi. Precisato questo, il basilico ha bisogno di un apporto frequente di acqua, ma limitato nelle dosi. Non bisogna mai eccedere altrimenti le nostre piante ne risentiranno e non poco. La durata del basilico dipenderà soprattutto da questo. Il segreto, quindi, è controllare spesso il terriccio e fare attenzione, soprattutto nei mesi più caldi, a non far mai seccare il terreno. Nel caso di coltivazione in vaso è consigliato inoltre, durante i caldi più opprimenti, di non esporre il basilico al sole nelle ore più calde.
Dal momento che le nostre piante saranno cresciute è possibile prelevare le foglie a piacimento durante il periodo vegetativo, tagliandole gradualmente e con tutto il picciolo. Come già accennato il basilico è una pianta annuale e termina il suo ciclo vitale con la produzione dei frutti. Per poter avere il più a lungo possibile a disposizione le piante si consiglia di recidere sul nascere le fioriture, in modo da promuovere lo sviluppo delle foglie invece che la fruttificazione e permettere alle piante stesse di vivere più a lungo. Le foglie si consumano preferibilmente fresche, ma si conservano bene anche sott'olio in barattoli di vetro, oppure congelate. Il basilico è soggetto a diverse patologie e ad attacchi di parassiti, ma vista la coltivazione quasi esclusivamente a scopo alimentare, si sconsiglia l' utilizzo di insetticidi o agenti chimici. Dato il basso costo è preferibile procedere alla sostituzione delle piante malate.
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