Serissa bonsai

Caratteristiche del Serissa Bonsai

L'affascinante Serissa Bonsai viene realizzato dall'unica specie di un piccolo arbusto sempreverde, originario del Sud Est asiatico. I suoi pregi estetici principali sono l'appariscente fioritura, con bei fiorellini bianchi, il tronco con profonde incisioni, rugoso e contorto, coperto da una corteccia squamosa di colore grigio chiaro o beige. Inoltre l'apparato radicale è composto da radici lunghe e serpeggianti che si avvolgono suggestivamente attorno alla base del fusto. Le foglie sono molto piccole, ovali e di colore verde lucido, variabile come intensità dal più chiaro allo scuro. Alcune varietà hanno foglie variegate, verdi con striature e disegni bianchi o gialli. Per tutte queste caratteristiche, la pianta è molto adatta alla coltivazione come bonsai. Di solito dà ottimi risultati ma esige tecniche colturali scrupolose e costanti, curando attentamente temperature, posizione ed irrigazione.
Un esemplare di Serissa Bonsai

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Esposizione della pianta stagione per stagione

Un bonsai di Serissa La Serissa è una pianta che resiste piuttosto bene alla basse temperature. Nelle regioni centrali e meridionali d'Italia può quindi essere posizionata all'aperto per tutto l'anno. Nel Settentrione, invece, deve essere posta al coperto nei mesi invernali. Durante la stagione primaverile, durante la quale vengono prodotte le nuove foglie, il bonsai ha bisogno di essere esposto al sole, che lo porterà a sviluppare rami forti, foglie di ridotte dimensioni ed una chioma uniforme e folta. Nella stagione estiva la pianta va mantenuta all'ombra perché il sole intenso rovina rapidamente la parte più superficiale della corteccia. In questo periodo può essere necessario dare acqua anche due volte al giorno. In autunno la Serissa va tenuta all'aperto affinché possa avere un salutare sviluppo vegetativo. In inverno ed al Sud la pianta può stare all'aperto, con il vaso coperto. Al Nord va tenuta in serra o in casa.

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Cure del bonsai al coperto ed irrigazione

Altra realizzazione di Serissa Bonsai Il Serissa Bonsai va curato con più attenzione quando viene tenuto in casa. Ha bisogno di luce ed acqua in misura maggiore rispetto agli altri tipi di essenze. Deve essere quindi posizionato davanti ad una finestra che, se esposta al sole, dovrà essere opacizzata da una tenda per non far bruciare le foglie della pianta, a causa del potenziamento dei raggi solari da parte del vetro. Il bonsai deve avere un sottovaso con della ghiaia bagnata per fornirgli l'adeguata umidità, che in estate è ridotta dal caldo ed in inverno dai termosifoni. In questo modo si realizza un giusto microclima e si distanziano le annaffiature. Queste ultime dovranno essere effettuate con un soffione a piccoli fori, in abbondanza ma solo quando il substrato è asciutto. L'operazione si ripete quindi altre 2-3 volte di seguito, attendendo alcuni minuti negli intervalli. Così tutto il terreno potrà assorbire abbastanza acqua.


Serissa bonsai: Concimazione, potatura e pinzatura

Radici contorte di Serissa Bonsai Il Serissa Bonsai ha bisogno di una concimazione regolare e consistente per mantenere una chioma verde intenso. Gli interventi vanno effettuati durante tutta la fase vegetativa, da marzo a giugno e da metà agosto a metà ottobre. È consigliabile utilizzare concimi a base di fosforo ma senza esagerare con le dosi. I bonsai tenuti in appartamento possono essere fertilizzati tutto l'anno. La potatura si esegue al termine dell'inverno in quanti il riposo vegetativo impedisce la perdita di linfa dai tagli. Si utilizza la tronchese concava tagliando i rami verticali, quelli incrociati, quelli verso l'interno e quelli che si sviluppano dalla base di un altro ramo. Dopo la potatura va applicata la pasta cicatrizzante sulle ferite. La pinzatura si effettua frequentemente, per mantenere lo stile desiderato, con le forbici lunghe. Si interviene sui getti fuoriuscenti, con un minimo di 6 internodi, tagliando dopo la prima coppia di foglie.



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