![]() | Ruta graveolens | Rue comune | Ruta | 20_Seeds A degli Stati Uniti Prezzo: in offerta su Amazon a: 13,8€ |
Il pungitopo preferisce i climi temperati caldi, però è in grado di adattarsi anche a quelli più freschi in quanto tollera temperature inferiori di poco allo zero. Le esposizioni migliori sono gli ambienti ombreggiati, però si sviluppa bene anche in pieno sole. Il pungitopo è una specie molto adattabile in fatto di terreno, infatti vegeta bene sui suoli sciolti, fertili, calcarei, umidi, ben drenati, asciutti e poveri però rifugge quelli compatti in quanto risultano soggetti ai ristagni idrici. È una specie originaria del bacino del Mediterraneo e dell’Africa settentrionale, attualmente è presente anche nelle zone del mar Caspio e nell’Europa centrale; questa pianta cresce in prossimità dei litorali nella macchia mediterranea spingendosi fino ad un’altitudine di 1000 m ove costituisce la fascia arbustiva di sottobosco nei lecceti.
L'agrifoglio, il cui nome scientifico è Ilex aquifolium, è conosciuto sotto diverse denominazioni, alcune comuni altre meno: si parli di aquifoglio, o di alloro spinoso, o di pungitopo maggiore, la pi...
Comunemente detta Pungitopo, la pianta di Ruscus Aculeatus è un arbusto sempreverde, originario del continente europeo, appartenente alla famiglia delle Asparagaceae. La principale caratteristica di q...
Il pungitopo era diffuso nel passato in modo spontaneo ed era usato come protezione dai topi attirati dai raccolti, ma anche per la produzione di scope. Cresce tra le latifoglie e nelle zone aride, su...
Il bergamotto appartiene alla famiglia delle Rutacee, al genere Citrus ed alla specie bergamia.È un piccolo albero, alto 3-4 m, con un tronco dritto a sezione rotonda e ben ramificato ed una cortecc...
Il pungitopo si moltiplica per seme, per divisione di cespi e per talea, tutte queste tecniche si eseguono in autunno oppure ad inizio primavera. La semina si effettua in semenzaio in un substrato leggero e fertile che deve essere inumidito, la germinazione richiede tempi lunghissimi, infatti sono necessari 18 mesi. Quando le piantine sono alte 10 cm vengono trapiantate in vivaio e tre anni dopo saranno pronte per la messa a dimora in piena terra ad inizio primavera. La divisione dei cespi consiste nel prelevare delle piccole porzioni di rizoma, provviste di almeno una gemma, mettendole a dimora direttamente in piena terra, oppure in vivaio in modo da ottenere piantine pronte ad essere trapiantate. La propagazione per talea avviene prelevando i rametti laterali che operano la fotosintesi che si pongono a radicare in un substrato costituito da sabbia e torba in parti uguali, una volta avvenuta la radicazione le piantine sono pronte ad essere trapiantate.
Il pungitopo viene coltivato per la formazione di siepi, di bordure e nei giardini come pianta ornamentale nel periodo delle feste natalizie grazie al colore rosso acceso delle bacche.
La distanza tra una pianta e l’altra si aggira intorno ai 30-40 cm relativamente alla costituzione di siepi o di bordure. Con la potatura di solito si eliminano le parti secche o danneggiate, durante l’inverno si effettuano interventi leggeri per favorire la fioritura alla ripresa vegetativa in primavera.La concimazione viene eseguita a fine inverno utilizzando del concime complesso a lento rilascio. Durante il periodo estivo vanno effettuate delle annaffiature in assenza di precipitazioni, però è importante lasciare asciugare il terreno tra un intervento e l’altro.I rizomi si raccolgono in autunno, dopo averli puliti dal terreno vengono posti ad essiccare in pieno sole oppure in stufa e si conservano in sacchetti di carta; i germogli invece vengono prelevati durante la stagione primaverile, quando sono ancora privi di frutti. Il pungitopo è una pianta poco soggetta ad attacchi di parassiti, i più pericolosi sono i marciumi radicali, che si instaurano in condizioni di ristagni idrici, e l’oidio, il quale colpisce le false foglie presentandosi sotto forma di macchie bianche.
Il pungitopo possiede proprietà aromatiche, antinfiammatorie, sudorifere, vasocostrittrici, depurative e diuretiche delle vie urinarie. È il più potente tonificante naturale delle vene, esercita un’azione di rinforzo dei capillari in modo da favorire una migliore circolazione del sangue. Viene utilizzato anche nella cura di malattie come gotta e gonorrea e per i gonfiori alle gambe. Il pungitopo contiene sostanze come calcio, resine, fitosteroli, saponine e tannini; il suo utilizzo non è indicato a chi soffre di ipertensione. In cucina i germogli si consumano lessi nelle frittate e nelle insalate, i rizomi essiccati vengono impiegati per la preparazione di decotti e tinture.
La pianta comunemente conosciuta come “pungitopo” si chiama in realtà Ruscus e appartiene alla famiglia delle Ruscaceae.
COMMENTI SULL' ARTICOLO