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Componente fondamentale del barbecue è chiaramente il fuoco: è con esso infatti che cuociamo le cose che andremo a mangiare, ed è con esso che magari ci riscaldiamo proprio mentre attendiamo la cottura quando le giornate sono un po’ fredde. Dalla notte dei tempi, quando l’uomo scoprì il fuoco, si sono succeduti e continuano a farlo tanti metodi per accendere e mantenere acceso il fuoco. L’originario fu con legna ed erbe secche, passando poi al grasso animale, al carbone, alla carbonella, all’elettricità, all’alcool ed a tanti derivati moderni. Nel corso di questo tempo, col sempre maggior utilizzo di fuochi in camini e barbecue, si è cercato anche di utilizzare dei materiali che permettessero un certo risparmio rispetto al legno da comprare o ai carboni di buona qualità (non fuligginosi e fumosi). Le tecnologie hanno portato chiaramente dei notevoli miglioramenti, ed in particolare si è cercato di ottenere una rapida ed efficace accensione ed anche una buona durata del fuoco nel tempo, con costanza. La rapida accensione in particolare la si desidera in contrasto col carbone, che impiega molto tempo per ardere, anche se poi garantisce una buona costanza di calore. Invece proprio la costanza di calore è desiderata per evitare di dover “rabboccare” il fuoco e quindi distrarsi dalla cottura del cibo.
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La ricerca e tecnologia nel campo dei fuochi e dei barbecue ha portato al trovare varie soluzioni per ottenere le già citate caratteristiche per un buon combustibile da barbecue; una di queste è certamente il pellet: esso è un miscuglio di vari legni, finemente sminuzzati e poi compressi in piccole forme (come dei croccantini per animali domestici) che vengono venduti in sacchi abbastanza grandi. Ma perché poi il pellet dovrebbe essere la soluzione a tutti i problemi? Diciamo immediatamente che la soluzione perfetta non c’è, però ci si può avvicinare ed il pellet certamente lo fa. Per esempio, il fatto che esso sia costituito da vari legni, garantisce che alcuni di essi permettano una rapida accensione, mentre altri (con una capacità di bruciare più lentamente, al contrario dei primi che magari erano quelli più secchi e dalla fiamma più “rapida”) diano il loro contributo sottoforma del mantenimento del fuoco. Non solo, lo sminuzzamento fine è esso stesso un buon metodo per una rapida accensione (ricordiamo l’enorme potere incendiario delle polveri), mentre la compressione forte con cui sono fatti impedisce che bruci tutto e subito, per ottenere costanza e durata del fuoco.
Il pellet ha un prezzo in generale accessibile, rispetto magari a quei tronchi di legno pregiato che garantirebbero la durata desiderata del calore. Tutto ciò però è riscontrabile solo perché ci sono delle grandi economie di scala, cioè che il prezzo si abbassa perché c’è una vendita enorme e le aziende possono permettersi di guadagnare meno su singolo pezzo per venderne sempre più e guadagnare comunque abbastanza. In realtà i componenti del pellet sarebbero anche abbastanza costosi, perché si tratta di legni con certe caratteristiche; ci salva, tra virgolette, il fatto che molto spesso questi componenti sono presi da scarti di lavorazione di altre attività, in modo che il prezzo sia molto basso. C’è poi la lavorazione necessaria, semplice ma non banale, che però risulta alquanto scorrevole una volta che l’azienda produttrice si è dotata dei macchinari necessari, anche se ciò richiede un bell’investimento iniziale. In particolare la macchina detta pressa, atta a comprimere e ridurre in piccolo formato i pellet, richiede una grande cifra perché per adoperarla richiede anche un personale specializzato.
Quanti modelli ci sono sul mercato quando dobbiamo acquistare un barbecue?
Davvero tantissimi!Per forma, modelli, materiale di fabbricazione e soprattutto tecnologia di accensione.Tra i tantissimi modelli messia disposizione, ci sono i più classici barbecue che utilizzano la legna come combustibile fino ad arrivare a materiali da combustione più innovativi come il pellet.Cos’è il pellet?Il pellet poco inquinante che si riscalda subito e si mantiene acceso molto tempo permettendovi di cucinare senza dover utilizzare una grande quantità di combustibile come avviene invece nel caso della legna.Per questo risulta essere un buon sostituto del barbecue a legna appunto ed anche di quello a carbonella, sistemi di barbecue che si accendono molto lentamente e ce consumano molto combustibile.
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