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Il frutto è un pomo, che può considerarsi un falso frutto in quanto solo una parte della struttura deriva dallo sviluppo dell’ovario; gran parte dei tessuti derivano dalla proliferazione del ricettacolo e in alcuni casi dello stesso peduncolo, la cavità calicina delle azzeruole è molto ampia. La buccia del pomo può essere rossa o biancastra, la polpa è di colore bianco crema, a volte farinosa altre butirrosa, dal gradevole sapore dolce-acidulo; l’endocarpo, o torsolo, comprende 1-5 semi di consistenza cornea. Il prodotto è destinato al consumo fresco oppure alla produzione di marmellate, gelatine e sciroppi.
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L’azzeruolo è una specie termofila, predilige i climi caldo-aridi, con esposizione su appezzamenti collinari in modo da avere una buona illuminazione e con temperature miti, infatti ha trovato come ambiente ideale la Sicilia. Questa pianta si adatta a molti tipi di terreno, specialmente su quelli argillosi e calcarei, rifugge però i suoli troppo umidi e compatti. L’azzeruolo è presente nell’Europa meridionale, in Asia Minore ed in nord Africa, mentre nel nostro Paese viene coltivato sporadicamente, oltre che in Sicilia, in Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.
Le cultivar di azzeruolo hanno un periodo di maturazione compreso tra la metà di agosto e l’inizio di ottobre e si distinguono tra loro soprattutto per le dimensioni e la forma del frutto ed il colore della buccia; di seguito vengono descritte le varietà principali.
Gialla del Canada: il pomo è tondeggiante con l’epidermide di color arancio-rosso, matura a metà agosto.Moscatella: è la vera azzeruola gialla, a frutto meliforme, di buona pezzatura, con polpa dal sapore dolce-acidulo; l’albero ha foglia come il biancospino e fioritura altrettanto decorativa, matura in settembre.Rossa d’Italia: a differenza del precedente la buccia è rossa.Azzeruolo invernale: è coltivato soprattutto a scopo ornamentale, infatti i suoi piccoli frutti aranciati sono molto decorativi per tutto l’autunno e parte dell’inverno; l’albero è più esuberante che negli altri tipi e possiede un bel fogliame verde lucente.L’azzeruolo si propaga sia per seme che per via vegetativa mediante l’innesto. Il franco è ottenuto dai semi di Moscatella e Rossa d’Italia, è caratterizzato da un ottimo ancoraggio al suolo, da una lenta messa a frutto e da una disomogeneità delle piantine. L’innesto è stato introdotto per anticipare l’entrata in produzione e per ottenere materiale vegetale identico. Il portainnesto più diffuso è il biancospino che ha ottima affinità e favorisce una precoce fruttificazione; emette tuttavia numerosi polloni e presenta uno sviluppo più limitato rispetto alla varietà, con evidente differenza diametrale nei due individui. Il cotogno va utilizzato in terreni poco calcarei e con cultivar non disaffini, mentre il pero franco ed il nespolo comune sono meno impiegati.
L’azzeruolo, come pianta da frutto, è coltivato in frutteti familiari e giardini in esemplari isolati.
Con la potatura ci si limita ad eliminare i rami deperiti e troppo fitti al fine di agevolare la raccolta; tuttavia a volte vanno effettuati dei tagli di ritorno per contrastare la tendenza a scappare verso l’alto di alcuni rami, visto che la pianta tende a fruttificare nella posizione apicale dei germogli. Questo albero non necessita di irrigazioni in quanto è in grado di resistere a periodi di siccità prolungata. Al momento della raccolta i frutti hanno un sapore molto astringente, per cui nei giorni seguenti in fruttaio si verifica il processo di post-maturazione con l’ammorbidimento del sapore. L’azzeruolo è una pianta rustica generalmente resistente ai parassiti, per cui si ottengono frutti privi di residui di fitofarmaci.
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