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L’Alloro è una pianta che si adatta con facilità ai vari climi e alle diverse situazioni ambientali in cui si trova, infatti può crescere tranquillamente in un appartamento purché si rispettano le sue esigenze. Gradisce essere esposta al sole, ma cresce bene anche in zone d’ombra. La giusta temperatura è quella di un clima mediterraneo, temperature al di sotto di 0°C sono gradite solo per brevi periodi. Per quanto riguardano le irrigazioni, è una pianta che va annaffiata moderatamente nel periodo primaverile e ,nel periodo estivo, solo quando il terreno risulta secco. Nel periodo invernale e autunnale le irrigazioni vanno sospese se la temperatura scende al di sotto di 7°C. Bisogna fare attenzione a non favorire ristagni idrici, possono portare alla morte della pianta. Nel caso in cui l’Alloro viene coltivato in vaso occorre rinvasare la pianta ogni due anni, nonostante la pianta ha tempi di crescita lenti, le sue radici occupano molto spazio. L’Alloro, come molte piante, va potato se si vuol mantenere un bell’aspetto. Per la concimazione, viene somministrato un concime da diluire, ogni quindici giorni, nell’acqua utilizzata per le irrigazioni. Questo processo va effettuato da inizio primavera fino a fine estate, per il resto delle stagioni le concimazioni vanno sospese.
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Per accorgerci che la pianta è stata colpita da malattie e parassiti ci basta osservarla. Se notiamo che le foglie ingialliscono e cadono dai rametti significa che la pianta ha bisogno di acqua, mentre se le foglie diventano scure significa che c’è un eccesso di acqua. Nel momento in cui le foglie si ingialliscono e notiamo delle piccole ragnatele su di esse, si ha la presenza di un piccolo acaro “ il ragnetto rosso”, molto dannoso per la pianta. Per eliminarlo c’è bisogno di togliere le foglie colpite dal parassita, oppure in un caso più grave, usare dell’insetticida specifico. Se osservando la pianta vediamo dei piccoli insetti giallastri- verdastri, si ha la presenza dei “pidocchi”. Un buon rimedio per eliminarli è acquistare un antiparassitario specifico da un semplice vivaista. Altri parassiti che possono colpire l’Alloro sono la Cocciniglia e la Psilla. Nel caso del primo parassita ci accorgeremo di macchie brune sulla parte inferiore delle foglie, nel secondo noteremo che le foglie cambiano colore e si arrotolano verso la parte inferiore. Per eliminare la Cocciniglia possiamo servirci di un batuffolo di ovatta bagnato con dell’alcool, per quanto riguarda la Psilla basti provare a sfoltire la pianta in modo da far passare più aria tra i rami e le foglie, dato che questo parassita colpisce le parti umide della pianta.
Fin dai tempi antichi, la pianta di Alloro, era simbolo di salute e benessere, in particolare, fa bene al nostro apparato digerente e respiratorio. Un infuso di Alloro aiuta per la digestione, rinforza lo stomaco e favorisce l’appetito; per quanto riguarda la respirazione invece, contrasta il catarro sia nei bronchi che nei polmoni. Molto conosciute sono le proprietà terapeutiche contenute da questa pianta, ottimi rimedi per la cura di slogature e distorsioni. Gli infusi vengono fatti con le foglie e i fiori dell’Alloro, invece le bacche vengono utilizzati per la creazione di olii. Riguardo a questa pianta sono noti i riferimenti di Ippocrate: egli sosteneva che gli elementi contenuti dall’Alloro fossero un ottimo rimedio per le problematiche che potevano venirsi a creare durante il parto. L’Alloro inoltre può essere utilizzato anche per curare eritemi o scottature causate dalla troppa esposizione ai raggi del sole. E’ utile sapere che non bisogna abbondare degli olii essenziali di questa pianta, anche perché possono provocare sonnolenza. Al giorno d’oggi l’Alloro viene utilizzato comunemente in cucina per il suo aroma, ha la particolarità di mantenere l’amore anche dopo la cottura. E’ un buon condimento per la preparazione di pesce e carne, soprattutto alla brace.
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