ASTONISH Sgomento SEMI: vera data Palm 15 Semi - Phoenix dactylifera Prezzo: in offerta su Amazon a: 7,99€ |
Nonostante la feijoa sia originaria di ambienti tropicali, essa fornisce i migliori risultati produttivi nei climi subtropicali e soprattutto in quelli temperati caldi; tollera i venti, la siccità e le basse temperature invernali fino ad 8-9 gradi sotto lo zero, il frutto però subisce danni a – 1 °C.
La feijoa predilige terreni fertili ed irrigui, però vegeta bene anche su suoli argillosi, a patto che siano ben drenati, e moderatamente calcarei (fino ad un pH=8), mentre rifugge quelli salini.È una specie originaria della zona del sud America compresa tra sud del Brasile, Paraguay ed Uruguay, attualmente è coltivata anche nel bacino del Mediterraneo. I paesi in cui ha assunto una particolare importanza sono la California, la Nuova Zelanda e l’Israele. ANANAS VERDE, PIANTA DELL' ANANAS VERDE IN VASO CERAMICA, Pianta vera Prezzo: in offerta su Amazon a: 29,9€ |
Le cultivar di feijoa si distinguono tra loro a seconda dell’origine, della dimensione della bacca e della fecondazione. Le varietà a frutto grosso più importanti sono le californiane Coolidge, Choiceana e Superba, le neozelandesi Mammoth, Triumph, Unique, Apollo, Gemini e l’israeliana Slor. Le cultivar neozelandesi sono quelle che si adattano meglio ai nostri ambienti.
Le varietà autofertili principali sono Apollo, Coolidge e Superba, la neozelandese Mammoth è autosterile, mentre le altre a frutto grosso citate precedentemente sono parzialmente autofertili. Le cultivar autosterili necessitano della presenza di impollinatori a fioritura contemporanea per compiere la fecondazione.La feijoa si moltiplica prevalentemente per seme, i semenzali sono caratterizzati da un’elevata eterogeneità per cui su di essi vengono innestate varietà anche per anticipare la messa a frutto.
Oltre all’innesto per via vegetativa la specie può essere propagata per talea, ma fatica ad emettere le radici, e per margotta aerea, effettuata nelle zone di origine della coltura che consiste nell’incidere un ramo per poi ricoprirlo con della plastica nera contenente terra o torba inumidita al fine di favorire la radicazione in prossimità dell’incisione.Le forme di allevamento principalmente adottate sono il vaso ed il globo con piante che inizialmente assumono un aspetto cespuglioso, le distanze d’impianto sono di 5 m tra le file e di 3 m sulla fila, in modo da ottenere siepi continue distaccate tra loro; la densità corrisponde ad oltre 600 piante/ha. In Nuova Zelanda le piante sono allevate a pergola in modo da posizionare con facilità le reti sotto le piante al momento della raccolta. Gli interventi di potatura si eseguono annualmente o con cadenza pluriennale e consistono nell’eliminazione dei rami posizionati all’interno della chioma per favorire una miglior distribuzione della luce e nel raccorciamento di rami alti, privi di vegetazione alla base e scarsamente produttivi. Con la concimazione si somministrano azoto, fosforo e potassio secondo i rispettivi dosaggi: 120 kg/ha, 80 kg/ha e 100 kg/ha. L’azoto si distribuisce frazionandolo in almeno due interventi, il primo a fine inverno e l’altro ad allegagione avvenuta, mentre fosforo e potassio vengono apportati durante la stagione delle piogge per far si che si approfondiscano nel terreno. Le piante di feijoa, nonostante la resistenza alla siccità, necessita di irrigazioni durante il periodo estivo se si vogliono ottenere produzioni abbondanti e di elevata pezzatura. La feijoa è una pianta rustica, per cui è poco soggetta ad attacchi di parassiti, tra le malattie fungine si ricordano la muffa grigia, i marciumi radicali e la maculatura delle foglie. In Italia sono stati riscontrati degli attacchi da parte di alcuni insetti quali la mosca della frutta e l’oziorrinco, che sono stati controllati senza problemi mediante qualche trattamento insetticida.
La maturazione è scalare e nel nostro Paese avviene nei mesi di ottobre e novembre, i frutti immaturi non si distinguono da quelli maturi, bisogna aspettare che essi cadano a terra spontaneamente. Per la raccolta si stendono delle reti e le bacche vengono raccattate in più soluzioni per un periodo di 30-40 giorni. Una volta raccolti i frutti possono essere consumati subito, a temperatura ambiente al massimo durano una settimana, mentre sono conservabili per tre mesi a 4-5 °C; possono essere destinati alla preparazione di gelatine e marmellate. Un impianto industriale di Feijoa mediamente produce 150 q/ha.
COMMENTI SULL' ARTICOLO