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Il mandorlo non richiede cure particolari, ma è essenziale seguire alcuni accorgimenti. Innanzitutto bisogna preparare il terreno che deve essere ben lavorato. Quindi se si tratta di una pianta da frutto si procederà ad arare in profondità il terreno. Se invece il mandorlo è coltivato per i suoi fiori verrà utilizzato un compost di torba e sabbia sia per le piante messe a dimora in giardino che per quelle in vaso. Ogni esemplare deve essere piantato ad una profondità che va dai 70-80 cm in aperto terreno ai 30-40 cm in vaso. Attenzione richiede anche il numero di piantine presenti in una area circoscritta, in terreno ogni pianta di mandorla sarà distante da una sua simile a circa 6 metri. Diversamente, in vaso, per poter avere la giusta impollinazione, si cercherà di avere un unico esemplare. La fioritura e la conseguente produzione di frutto si avrà dopo 3-4 anni dalla sua semina.
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Il mandorlo ha bisogno di una giusta quantità di sostanza organica. Il fertilizzante più importante è all'azoto, da aggiungere soprattutto ai terreni sabbiosi, ricchi di sali minerali. In genere la scelta da seguire è quella di usare prodotti biologici come i concimi organici ricchi di azoto che lo rilasciano lentamente per periodi lunghi, anche per diversi mesi. In alternativa si possono utilizzare prodotti chimici da somministrare in fase di irrigazione. La concimazione deve essere fatta sia in autunno che in primavera-estate, va fatta regolarmente dall'impianto fino alla fioritura e alla comparsa dei frutti. In fase di maturazione delle mandorle va interrotta. Altri elementi chimici da aggiungere sono il fosforo, il potassio, il magnesio e in quantità minime lo zinco, il boro, il calcio e il ferro.
I mandorli soffrono dell'attacco di parassiti come ragni, cocciniglie, insetti come tignole. Poiché il più delle volte il frutto è destinato all'alimentazione, si consiglia di utilizzare metodi biologici ed eco-sostenibili, come l'introduzione di insetti e predatori utili. Con questi metodi naturali si ottiene un prodotto incontaminato, naturale sia per l'uomo che per l'ambiente. Queste piante soffrono anche di malattie originate dall'attacco di funghi, che si sviluppano a causa di un'eccessiva irrigazione o alla vicinanza di zone ad alta umidità. Tra le malattie fungine alcune sono molto gravi come la gommosi della corteccia, il mal del piombo e la citospora. In alcuni casi l'attacco avviene dalle radici, provocando il loro marciume e il conseguente deperimento della pianta. In questi casi la manifestazione avviene già in tarda primavera, i trattamenti saranno adottati all'inizio dell'estate dopo la raccolta del frutto. Per quando riguarda il mandorlo in vaso soffre dell'attacco di afidi e ragnetti: questi sono debellati con l'utilizzo di trattamenti chimici ma anche naturali come l'irrorazione con una soluzione di acqua decantata con della cenere di legna.
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