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Il Nashi frutto è una pianta originaria della Cina. Il clima ideale è quello temperato caldo, nonostante questo si adatta molto bene al clima mediterraneo. Può essere tranquillamente coltivato nelle zone di produzione delle pesche, ma anche in quelle dove sono coltivate le mele. Il Nashi frutto è in grado di sopportare anche le temperature più rigide nel periodo invernale. Le gelate primaverili, invece, potrebbero comportare seri danni al raccolto. Il Nashi può essere innestato usando come portainnesto la pianta del pero comune. La modalità di innesto più consigliata per il Nashi è l'innesto a gemma, che va effettuato tra agosto e settembre. Nel caso in cui il portainnesto sia già sviluppato e il tronco sia abbastanza grande, si consiglia di utilizzare l'innesto a spacco. In questo caso l'operazione va effettuata verso febbraio.
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La potatura del Nashi frutto è un'operazione da compiere in due distinti periodi. La potatura invernale va effettuata per eliminare i rami che hanno già portato frutto. La potatura estiva si esegue dopo la raccolta, e va ad eliminare i succhioni. Un ulteriore potatura può essere realizzata durante la fase di fioritura, con il semplice accorciamento dei rami. Un’altra operazione molto importante è quella del diradamento dei frutti. Il Nashi, infatti, è una pianta in grado di produrre numerosi frutti. Tuttavia questa situazione è controproducente dal punto di vista qualitativo e della pezzatura. Pertanto, un mese dopo la fioritura, si consiglia di procedere con il diradamento dei frutti. La concimazione del Nashi deve essere effettuata in diverse fasi. In autunno si esegue una prima concimazione con prodotti a base di azoto. In inverno, durante la fase di riposo vegetativo si somministrano concimi a base di azoto, fosforo e potassio. Questi ultimi due elementi serviranno alla pianta come stimolanti per la ripresa vegetativa. Il terzo intervento di concimazione a base di azoto si effettua a primavera. L'ultima concimazione si esegue in estate somministrando prodotti a base azotata.
Il Nashi frutto non presenta particolari problematiche. Tuttavia questa pianta può essere colpita dalla carpocapsa o dalla psilla del pero. In questo caso, se l’attacco non risulta essere di portata così estesa da compromettere la produzione e si è prossimi al raccolto, si può evitare di intervenire. Nel caso in cui si fosse costretti ad effettuare dei trattamenti, si consiglia di utilizzare dei prodotti specifici per queste problematiche. Un altro problema che può interessare il Nashi è il marciume nero e la ticchiolatura. In questo caso si consiglia di intervenire con degli anticrittogamici. In ogni caso, prima di utilizzare qualsiasi prodotto chimico, si consiglia di consultare un esperto del settore, per stabilire dosi e modalità di somministrazione, evitando in tal modo, di arrecare ulteriore danno alla pianta. Un ultimo problema che può colpire il Nashi, per cui purtroppo non c'è cura, è il colpo di fuoco. In questo caso l'unica soluzione è la prevenzione. Si raccomanda di evitare l'uso di cesoie sporche e non disinfettate. Nel caso in cui dovesse manifestarsi questa problematica l'unica soluzione è eliminare la pianta malata.
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