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Si chiamano "polloni" e sono dei piccoli rami che si sviluppano alla base delle piante di lamponi adulte. É proprio da questi che parte la nostra coltivazione. Possiamo procurarceli direttamente da una pianta, per talea, facendo attenzione a non danneggiarla al momento del taglio, oppure acquistare i polloni già in vaso, in vivaio. É molto difficile, infatti, che la coltivazione di lamponi abbia inizio da una semplice semina. Una volta procurati i polloni necessari, procediamo alla messa a dimora delle piantine, ovvero alla loro piantumazione. I mesi autunnali sono il momento migliore per questa operazione. É importante ricordare che se stiamo piantando i lamponi nel vaso, quest'ultimo dovrà avere un diametro non inferiore ai 50 cm. Diversamente, se optiamo per la terra piena, dobbiamo lasciare circa un metro e mezzo tra una piantina e l'altra. I lamponi coltivazione, infatti, tendono a sviluppare delle radici molto ampie e diffuse, ed è necessario lasciare loro il giusto spazio. Accanto a ogni piantina, ricordiamo di sistemare anche dei tutori, come aste in acciaio o canne di bambù, facili da trovare in qualsiasi negozio di "fai da te".
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Un giusto e costante apporto d'acqua, senza eccessi e ristagni, è il segreto per ottenere un buon raccolto di lamponi. La pianta sfrutta i mesi invernali per mettere radici. É questo il momento di ricoprire la base della pianta con rami e foglie secche per mantenere umido il terreno. In primavera, i lamponi si preparano alla fioritura e ci chiedono una concimazione maggiore, a base di compost, di letame o di concime chimico. I mesi estivi, invece, sono riservati alla maturazione dei frutti e sono anche i mesi più critici per la coltivazione della pianta di lamponi. I frutti, molto delicati, possono cadere a terra o essere attaccati da muffa grigia. Per il bene del nostro raccolto, quindi, vale la pena controllare ogni giorno la sua maturazione, per evitare di ritrovarsi brutte sorprese. Esistono molte varietà di lamponi coltivazione, alcune dette fiorenti, altre non fiorenti. La differenza è nella quantità di fruttificazione. Le piante di lamponi fiorenti fruttificano gradualmente durante il periodo di maturazione, ovvero da giugno sino ad ottobre. Le piante non fiorenti, invece, producono frutti due volte l'anno: a giugno e ad agosto.
Per i lamponi coltivazione ottimale si raggiunge seguendo tre semplici accorgimenti. Il primo è la potatura. La pianta di lamponi produce i suoi frutti solo sui tralci giovani. Dopo la maturazione, quindi, è necessario potare quei rami che hanno prodotto i frutti, unitamente ai polloni in eccesso e ai rami danneggiati o poco fruttiferi. In questo modo, il lampone può riprendere il proprio ciclo produttivo. Il secondo è legato all'irrigazione. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che tanto più i frutti sono succosi, quanto più acqua hanno ricevuto. Diamo un occhio alle previsioni del tempo e, se sono previste giornate particolarmente torride, annaffiamo la coltivazione ben più di una volta al giorno. Il terzo e ultimo accorgimento è legato al pH del terreno. La pianta di lamponi cresce su qualsiasi tipo di terreno. Il lampone, però è una bacca e in quanto tale, predilige i terreni a pH leggermente più acido. Procuriamoci, quindi, un misuratore, facile da reperire in qualsiasi vivaio, e procediamo con le misurazioni. Se il nostro terreno ha valori di pH tra 5.5 e pH 6.5, allora possiamo dormire sonni tranquilli e darci ai lamponi coltivazione.
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