Orto botanico

Orto botanico

L’orto botanico è uno spazio esterno destinato alla coltivazione ed allo studio di diverse specie di piante. Questo spazio si presenta proprio come un grande giardino, in cui le varie specie vengono curate e coltivate a scopo di studio. Non a caso un orto botanico è quasi sempre gestito da enti pubblici, quali università, enti locali e fondazioni. Le principali università del mondo, ad esempio, sono dotate di ampi giardini botanici dove studenti e ricercatori studiano le principali caratteristiche delle piante, le loro modalità di crescita e di resistenza alle avversità, le loro mutazioni, le loro proprietà officinali. Gli orti botanici, per le loro funzioni e peculiarità, si presentano come dei validi complementi della scienza botanica, cioè di quella disciplina dedita allo studio ed alla classificazione delle piante.
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Caratteristiche

Orto_Botanico_di_Parma L’orto botanico si presenta come uno spazio immenso, caratterizzato da lunghi viali, divisi per sezioni in cui saranno ospitate diverse specie vegetali. Il progetto costruttivo di un orto botanico prende spunto dai grandi giardini monumentali all’italiana, nati in epoca rinascimentale. Strade e viali di un orto botanico sono “decorati” con monumenti in pietra e fontane che donano un ulteriore tocco di maestosità allo spazio verde già sconfinato ed immenso. Un orto botanico ha generalmente superfici molto ampie e può anche superare i 20 mila metri quadri. Naturalmente la sua struttura dipenderà dalle disponibilità economiche dell’ente pubblico che deve progettarlo e realizzarlo, ma solitamente, proprio perché dovrà ospitare piante dalle dimensioni ragguardevoli, un orto botanico non ha quasi mai una piccola superficie.

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    Origini

    Gli orti botanici hanno origini antichissime ed erano già diffusi nell’Antico Egitto. Queste architetture celebravano spesso la maestosità dei faraoni, pur rappresentando anche un meraviglioso omaggio alla bellezza della natura. Costruiti a scopo decorativo ed ornamentale, gli orti botanici dell’antichità permettevano ai medici del tempo di avere a disposizione degli spazi dove poter trovare, in ogni momento, erbe officinali da utilizzare per lenire le malattie che colpivano i notabili del tempo. Simboli di maestosità e grandezza erano anche gli immensi giardini di Babilonia, considerati come i primi orti botanici dell’antichità, ma anche fonte di ispirazione del giardini monumentali moderni. Nel mondo esistono circa 1500 orti botanici, di cui trenta solo in Italia.


    Piante coltivate

    Un orto botanico, come già accennato, contiene diverse specie di piante che vengono collocate in base alla famiglia di appartenenza. Ogni singola “sezione” dell’orto botanico ospita, infatti, specie erbacee, piante a fiore, piante grasse, alberi da frutto, piante rare, piante officinali e specie arboree. Tutte le piante coltivate nell’orto botanico vengono chiamate “collezioni”. In genere, queste “collezioni” vegetali vengono costruite secondo precisi criteri botanici che tengono conto del clima della zona in cui l’orto è ubicato, delle specie maggiormente coltivate e di quelle di maggiore interesse naturalistico e scientifico. Un orto botanico della Sicilia, ad esempio, ospiterà piante squisitamente mediterranee, mentre uno del Nord Italia darà spazio alle specie alpine. In base alle finalità di studio, un orto botanico può essere costruito anche in maniera tematica ospitando solo alcune specie di piante. E’ il caso degli arboreti, in cui si coltivano solo alberi.


    Chi può visitarlo

    Trascorrere qualche ora in un orto botanico si traduce quasi sempre in un’esperienza indimenticabile, quasi mistica potremmo dire. I colori, gli odori e le forme delle piante finiscono per conquistare lo sguardo di qualsiasi visitatore. Ma chi può essere autorizzato ad accedere a un orto botanico? Questi spazi, solitamente, sono aperti al pubblico in orari ben precisi, anche se i maggiori visitatori sono gli studenti universitari, le scolaresche in gita, docenti e ricercatori di botanica. Nutrita, in certi periodi dell’anno, anche la presenza di turisti stranieri che visitano gli orti botanici annoverandoli a pieno titolo tra i monumenti principali di una determinata città.


    Principali orti botanici

    Gli orti botanici, seppur non diffusissimi nel mondo, si possono visitare nelle città più importanti. Tra gli orti botanici italiani più noti, ricordiamo quelli di: Padova, Cagliari, Catania, Roma, Salerno, Lucca, Milano, Napoli, Pisa, Firenze, Bologna, Pavia, Parma, Torino, Trieste, Urbino, Messina, Palermo, Lecce, Novara, Bergamo, Livorno, Ventimiglia, Modena e Ferrara. Meno diffusi gli arboreti, tra cui citiamo quelli di: Arezzo, Firenze, Trento, Camerino ( Macerata) e Rimini. Tra gli orti botanici più famosi in Europa, ricordiamo quello di Parigi e dell’Alta Bretagna, in Francia; quello di Berlino; di Coimbra, in Portogallo; di Leiden, in Olanda; della Cornovaglia e di Kew, in Gran Bretagna. Arborei famosi si ritrovano, invece, negli Stati Uniti, in Ungheria, in Polonia, in Francia e in Gran Bretagna. Un arboreto italiano, che raccoglie cinquemila piante arboree raggruppate in 700 specie diverse, è quello di Vallombrosa. Questo maestoso orto botanico, ricco di alberi imponenti, si trova a Reggello, un comune in provincia di Firenze.



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