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Le concimazioni come ben sappiamo servono ad aiutare la pianta nel suo sviluppo in modo da crescere nel migliore dei modi. La Vite è una tra le piante da frutto con minori esigenze per quanto riguardano le concimazioni. Somministrare concime a questi tipi di piante è un’azione che risulta estremamente facile sia se si tratta di piccoli vigneti che di quelli più grandi. Col passare del tempo, la vite, ha sviluppo la capacità di assorbire e procurarsi da sola le sostanze nutritive presenti nel terreno e fondamentali per la propria crescita. E’ questo il motivo per il quale queste piante non necessitano di continue concimazioni. Le concimazioni delle piante di vite dipendono dagli elementi chimici – fisici presenti nel terreno, infatti prima di concimare queste piante si consiglia di effettuare delle analisi per verificare lo stato del terreno e la quantità di elementi nutritivi presenti in esso.I concimi utilizzabili per queste piante sono reperibili in consorzi agrari o nei punti vendita specializzati. Si consiglia, prima dell’acquisto, di assicurarsi del prodotto scelto chiedendo informazioni ad un esperto o al venditore di quel negozio.
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Un elemento nutritivo di cui ha bisogno la pianta per la stimolazione dei suoi frutti è l’Azoto. Nel caso in cui si coltivi uva da vino, l’Azoto, migliora il sapore del mosto perché viene utilizzato dai lieviti durante la fermentazione. Un elemento di cui non ha esigenze in particolare è il Fosforo, questo perché riesce ad assorbirlo dal terreno in quantità soddisfacenti per il suo sviluppo. Ecco perché queste piante non hanno bisogno di concimazioni fosfatiche e poi, nel caso in cui nel terreno c’è poca presenza di questo elemento, la pianta non subirà alcun danno. La pianta invece ha necessità di elementi nutritivi come il Potassio, ne assorbe quantità elevate dal terreno. Nei terreni argillosi, ricchi di potassio, le concimazioni possono essere non effettuate. Per quanto concerne gli altri microelementi importanti per questa pianta (ferro, zolfo, magnesio, calcio, zinco e boro) sono già presenti nel terriccio nel quale coltiviamo la pianta. Il calcio spesso si trova in quantità maggiori nei terreni calcarei e un abuso di questa sostanza potrebbe causare dei danni alla pianta. Il consiglio è quello di evitare somministrazioni di concimi che contengono questi elementi se sono presenti già nel terreno.
Come avremmo potuto captare, le concimazioni per questi tipi di piante, vanno effettuate in base alle condizioni chimiche e fisiche del terreno in base alle sostanze che esso stesso contiene. Se le sostanze nutritive di cui ha bisogno la pianta sono già presenti nel terreno utilizzato per la coltivazione, le concimazioni vengono praticate con una carenza pluriennale. Se invece nel terreno non sono presenti tutti gli elementi allora si effettua una concimazione periodica con l’utilizzo di concimi minerali complessi rispettando la formula 20:30:10 (20 di Azoto, 30 di Fosforo e 10 di Potassio). La quantità di concime da somministrare varia in base alla superficie da concimare. Per esempio i vigneti coltivati in collina necessitano di somministrazioni di concime in quantità inferiore rispetto ai vigneti coltivati in pianura. I concimi vanno somministrati in due fasi della pianta: al momento di impianto e al momento di produzione. La concimazione periodica di queste piante deve avvenire nel periodo autunnale, periodo migliore in cui la pianta accumula le sostanze di riserva per la ripresa vegetativa (nel periodo primaverile). La concimazione autunnale fa si da rendere più resistente la pianta anche nell’affrontare il clima poco favorevole del periodo invernale. I concimi vanno somministrati dopo la vendemmia, fase in cui possono essere dati alla pianta sia concimi chimici che organici. I concimi organici possono essere utilizzati anche in fasi d’impianto, tre/quattro quintale per ettaro.
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