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Di ortensia quercifolia non esiste un solo tipo. Possiamo infatti, contare almeno cinque tipologie tra loro differenti per colore, periodo di fioritura e dimensioni della pianta. La più rinomata è la cosiddetta Snow Flake, dalle infiorescenze raccolte in coni molto fitti all'interno del cespuglio. I fiori bianchi attraversano le sfumature del rosa e del beige, così come le foglie passano dal verde scuro al bronzo, in una esplosione di colori autunnali. Da non confondere questa quercifolia con la sorella Snow Queen, meno vistosa e dalle infiorescenze più rade, di un puro color bianco. La Quercifolia Alice è la più robusta della famiglia e i suoi cespugli possono raggiungere anche i 3m di altezza. Caratterizzata da panicoli molto grabdi di fiore color crema, con la maturazione tendono ad assumere una colorazione rosa acceso. Per questo è l'arbusto più colorato della famiglia. Accanto a queste più comuni, ci sono anche la Harmony, fittissime infiorescenze coniche che ricoprono quasi tutto il cespuglio, e la Quercifolia vera e propria, dai radi panicoli bianchi ma dalle foglie rigogliose che mutano colore passando dal verde al rosso scuro autunnale.
Le ortensie quercifolie si sono ben adattate ai climi dei nostri giardini europei. Nonostante ancora in pochi ne conoscano la bellezza, questa ortensia è la più facile da curare. Ecco alcuni accorgimenti di base. Prima di tutto l'esposizione. Diversamente dalle specie più conosciute, le quercifolie sono più resistenti. Sembrano, infatti, non temere l'esposizione diretta al sole che, invece, è tanto temuta da tutte le Hydrangee. Se l'habitat è un clima temperato, questo tipo di ortensia riesce anche ad adattarsi a climi dove l'apporto idrico sia nettamente inferiore. L'annaffiatura è comunque, un fattore molto importante. L'ortensia quercifolia teme i ristagni d'acqua che possono far marcire il sistema radicale alla sua base. Allo stesso modo, preferisce innaffiature tali da garantire la giusta umidità al substrato: più abbondanti d'estate, moderate nel periodo invernale, quando la pianta è a riposo. Il terreno è il terzo fattore base. La quercifolia è una acidofila, come tutte le ortensie, quindi avrà bisogno di un terreno dal pH tra i 5.6 e 6. Qualora non si raggiungessero questi valori, è necessario l'uso di un concime chimico.
Come per tutte le ortensie, anche per la quercifolia la potatura è una operazione molto delicata e importante. Sia che l'arbusto si trovi in vaso, sia che si trovi in terra piena, sapere quando e come potare è determinante per ottenere una buona fioritura.Prima di tutto dobbiamo ricordare che la fioritura della quercifolia avviene dalle gemme apicali, da quei boccioli che si trovano alla sommità dei rami fertili.In secondo luogo, l'ortensia si pota solo se il cespuglio fosse diventato troppo grande. In caso contrario, basterà una semplice pulizia della pianta a fine stagione, per togliere fiori e rami secchi.Il momento più idoneo per potare la pianta è, comunque, subito dopo la fioritura, quando i rami secchi sono ben riconoscibili. In questo caso si dovrà porre molta attenzione e non tagliare il ramo al di sotto della coppia di gemme presente sui rami. Se dovesse accadere si impoverirebbe eccessivamente la pianta che non fiorirebbe a tempo debito. Inoltre, è bene ricordare che l'ortensia quercifolia fiorisce sui rami vecchi della pianta e non su quelli nuovi. Se abbiamo deciso di potarla, facciamolo ma prestando molta attenzione.
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