Esculenta

Caratteristiche della pianta

Se nel giardino sono presenti piccoli specchi d’acqua, fontane, laghetti artificiali, è difficile resistere alla tentazione di dare vita ad una vegetazione acquatica che conferisca maggiore fascino all’intero spazio circostante. Sebbene non siano specie autoctone, le ninfee e i vari tipi di pianta acquatica trovano vasta diffusione nei giardini grazie al loro elevato potere decorativo. La Colocasia Esculenta è una pianta elofita perenne e sempreverde che ha origini tropicali e si adatta pertanto a climi non troppo rigidi. Per questo, spesso trova collocazione all’interno dell’abitazione, anche se nelle aree in cui le temperature non scendono troppo è possibile posizionare l’esculenta in specchi d’acqua all’interno di ambienti aperti, calcolando che essa può raggiungere un’altezza pari a 1 – 1.5 metri, per un notevole sviluppo anche orizzontale: assicuratevi dunque che la pianta abbia sufficiente spazio a disposizione per crescere. Non solo i fiori, ma anche le foglie, con le loro grandi dimensioni, i contorni netti e la forma affusolata sono in grado decorare lo spazio con eleganza, mentre la fioritura bianca o gialla completa l’effetto finale. I fiori si riuniscono in infiorescenze a spiga avvolte da una brattea chiara e sbocciano prevalentemente nel periodo estivo.
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La coltivazione

EsculentaEssendo una pianta tropicale acquatica, l’esculenta necessita innanzitutto di essere coltivata in presenza di piccoli specchi d’acqua o comunque in terreni particolarmente umidi, senza dimenticare il fattore climatico: in ambienti freddi la pianta non sopravvivrebbe, ma è possibile la sua coltivazione in ambienti riparati, ad esempio all’interno dell’abitazione, per una decorazione verde particolarmente originale. Anche la temperatura dell’acqua è importante e non deve mai scendere al di sotto dei 13 gradi, per una profondità minima di 5 cm, da considerare poi in proporzione alle dimensioni della pianta in crescita. La colocasia esculenta necessita dunque di terreno particolarmente umido, dunque in casa deve essere mantenuta a debita distanza dai caloriferi e abbondantemente innaffiata, evitando però il ristagno idrico. Il periodo migliore per la messa a terra è quello primaverile oppure autunnale, con un rinvaso da effettuarsi ogni due o tre anni in base alla crescita della pianta stessa. La crescita può essere favorita da una concimazione effettuata nel periodo primaverile, con ripetizioni a distanza di circa venti giorni tramite l’utilizzo di sostanza organica ricca di potassio e azoto. La scelta può variare tra concimi granulari a rilascio graduale e concimi liquidi mischiati all’acqua di innaffiatura.

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Cura e moltiplicazione

Esculenta Sebbene l’esculenta non richieda particolari operazioni di potatura, una corretta manutenzione può favorirne lo stato di salute oltre a una maggiore resa dal punto di vista estetico: periodicamente è possibile dunque optare per il controllo delle foglie e l’eliminazione delle parti secche o danneggiate. Per la moltiplicazione è possibile provvedere alla divisione dei rizomi nel periodo primaverile, limitando inizialmente le dimensioni del vaso per le nuove piantine, da trasferire in seguito nel terreno o in vasi di maggiori dimensioni. In questa prima fase è bene posizionare i rizomi in un luogo riparato e dove la temperatura non è eccessivamente elevata, mentre successivamente l’esposizione al sole dovrà essere limitata per evitare la bruciatura delle foglie. Con eccessiva presenza di acqua stagnante l’esculenta potrebbe sviluppare malattie fungine anche di grave entità, pertanto si consiglia di tenere sotto controllo il drenaggio del suolo e provvedere ad innaffiature costanti piuttosto che abbondanti. La somministrazione di specifici antiparassitari proteggerà invece la pianta dagli attacchi di afidi, tra le principali minacce della colocasia esculenta.


Esculenta: Veleno e precauzioni

EsculentaCome per molte piante ornamentali, la coltivazione della colocasia esculenta deve essere accompagnata da una accurata conoscenza delle sue proprietà e delle sue caratteristiche, per un utilizzo sicuro. Non tutti sanno che le radici della colocasia esculenta contengono un veleno nocivo anche per l’uomo. Nonostante ciò, esse trovano impiego in ambito culinario, purchè preparate con le dovute precauzioni: se consumate crude, infatti, le radici sono tossiche, ma a cottura ultimata divengono totalmente innocue e possono insaporire i piatti in modo originale. Dai rizomi è possibile ricavare una farina e un amido sfruttato in medicina, ma anche nell’industria per rendere la plastica più facilmente biodegradabile. La pianta offre proprietà nutritive simili a quelle della patata, con maggiore potassio e ferro. Anche i sistemi di preparazione sono simili per l’utilizzo in ambito culinario: la ridici dell’esculenta possono essere tagliate a pezzetti e bollite, oppure consumate come purè o ancora fritte, esattamente come le patatine. Ricordiamo, ad ogni modo, che la cottura è un passaggio fondamentale per eliminare il veleno contenuto nella pianta. Il consumo di radici o di farina estratta dai rizomi della colocasia esculenta può proteggere da carie, disturbi gengivali, ma anche polmoniti e diarree.



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