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Il giunco comprende più di 200 specie acquatiche appartenenti alla famiglia delle Juncaceae. Queste piante sono diffuse nei luoghi umidi di tutto il mondo. Crescono, infatti, in prossimità di fiumi, laghi, di stagni e acquitrini. Per il loro sviluppo necessitano di acqua, non importa se limpida o sporca. Alcune varietà di giungo crescono bene anche nei sottoboschi, dove la pioggia e la caduta e decomposizione di materiale vegetale creano dei piccoli stagni superficiali adatti allo sviluppo di questa specie. Il giunco è una pianta con stelo lungo e verde, alta da centoventi centimetri a due metri. Esistono anche varietà nane che non superano i dieci centimetri di altezza. Lo stelo è piatto o cilindrico, circondato da foglie sottili dello stesso colore e della stessa forma. I fiori sono generalmente di colore verde o marrone ed hanno la forma di un ventaglio. Il frutto è una capsula che contiene i semi. Il periodo di fioritura del giunco varia in base alla varietà, così come diversa può essere la forma dei fiori e la resa ornamentale della pianta. Esistono specie di giunchi che producono dei fiori molto belli e che vengono coltivati nei giardini acquatici proprio per fini ornamentali. Il giunco appartiene alle specie erbacee perenni dal portamento cespuglioso.
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In natura esistono circa duecentoventicinque specie di giunchi, diffuse in ogni angolo del mondo: dall’Europa, all’America e all’Asia. Elencare tutte le varietà di giunco sarebbe impossibile, per cui ci limiteremo ad indicare quelle maggiormente conosciute e coltivate. Tra queste ricordiamo il Juncus effusus, detto anche giunco comune, il Butomus umbellatus, o giunco fiorito, Juncus maritimus, detto anche giunco marittimo, juncus bulbosis, juncus acutus, junkus cuckoo, juncus capitatus e juncus biflorus. Il juncu effusus, o giunco comune, è la specie più conosciuta e coltivata tra quelle che abbiamo appena menzionato. Può raggiungere un’altezza di un metro e mezzo e presenta foglie e fiori piccoli. Il giunco fiorito è una specie acquatica originaria dell’Europa, dell’America e dell’Asia. Presenta foglie nastriformi di colore verde scuro e fiori piccoli e rosa che si sviluppano da un’infiorescenza a forma di ombrello da cui deriva il nome botanico della specie, ovvero Butomus umbellatus. Il juncus maritimus o marittimo è simile al giunco comune e si sviluppa in luoghi di mare, cioè in presenza di acqua salata. Il juncus bulbosis è alto circa sessanta centimetri, ha uno stelo che si sviluppa in posizione eretta e che lo trasforma in un giunco dall’elevato effetto ornamentale. Il juncus acutus è conosciuto anche come giunco spinoso, ha un portamento a cespuglio e può raggiungere l’altezza di due metri. Il juncus cuckoo è simile al giunco comune, ma lo stelo e le foglie sono striate di verde e giallo. Il juncus capitatus, è, invece, una specie annuale nana che non supera i dieci centimetri di altezza. Il juncus biflorus è una pianta perenne che a primavera sviluppa dei fiori di colore rosso.
In genere il giunco fiorisce nel periodo estivo producendo dei fiori a ventaglio di colore verde o marrone. I fiori possono anche avere una diversa colorazione che dipende dalla varietà da cui si sviluppano. Nel giunco fiorito, ad esempio, i fiori sono rosa, e compaiono in estate, mentre nella varietà biflorus sono rossi e sbocciano a primavera.
La coltivazione del giunco deve considerare la specifiche caratteristiche della varietà scelta e coltivata. In base alla specie, infatti, cambia il periodo di fioritura, ma anche le necessità nutritive della pianta, la sua esposizione e la qualità del terreno. In genere in Italia si coltivano il giunco comune e quello fiorito, ma nel corso della nostra trattazione cercheremo di evidenziare alcune specifiche necessità colturali relative ad altre specie del genere juncus. Nei prossimi paragrafi parleremo proprio delle cure colturali da riservare a questa specie acquatica, ovvero della sua messa a dimora, delle annaffiature e delle concimazioni, ma anche della temperatura, dell’esposizione e del tipo di terriccio adatto alla sana crescita del giunco.
Il terriccio ideale per la crescita del giunco è bagnato, ricco di sostanza organica e humus o mescolato a torba e sabbia. La modalità di interramento della pianta varia in base alla specie. Il giunco fiorito può essere interrato ai bordi del laghetto in giardino o sommerso su terriccio collocato in acque profonde non più di trenta centimetri. La messa a dimora viene effettuata collocando la pianta in delle cassette ricche di sabbia e materia organica, cassette che vengono poi posizionate ai bordi dello specchio d’acqua o immerse al suo interno.
Il giunco è una pianta che cresce bene esposta al sole diretto, ma anche a mezz’ombra. Resiste molto bene alle basse temperature e teme il caldo. Anche il giunco posizionato in aree a mezz’ombra ha sempre bisogno di qualche ora di esposizione solare diretta. L’esposizione a mezz’ombra può essere ideale nelle zone con clima caldo, perché la pianta teme molto le temperature in eccesso, mentre non mostra alcun segno di fastidio per quelle fredde. In base a questa peculiarità si può decidere di collocare il giunco in posizione soleggiata nelle zone con clima freddo e a mezz’ombra in quelle con clima caldo. La pianta resiste molto bene ai rigori invernali ed è quindi ideale per la coltivazione all’aperto.
Il giunco è una pianta acquatica che ama crescere parzialmente sommersa dagli specchi d’acqua. Per le piante che crescono immerse in almeno trenta centimetri d’acqua non è necessario ricorrere alle irrigazioni, visto che il giunco si sviluppa sia nelle acque limpide che in quelle torbide. Il giardino acquatico, però, non deve trasformarsi in una palude e in uno stagno ed è consigliabile sostituire l’acqua ogni venti giorni. Per le specie coltivate ai bordi dello specchio d’acqua bisogna assicurarsi che il terriccio sia sempre umido. Una corretta umidità del substrato può essere garantita attraverso delle annaffiature con cadenza quindicinale.
Il giunco va preferibilmente concimato a primavera, epoca in cui la pianta inizia il suo ciclo vegetativo, visto che fiorisce in estate. Il periodo di fioritura dipende però dalla specie coltivata, esistono giunchi che fioriscono già dalla primavera. In ogni caso questa è la stagione per somministrare concimi per piante acquatiche fiorite. I concimi vanno sciolti in acqua e selezionati tra quelli appositamente studiati e prodotti per le specie a fiore che si sviluppano in acqua. Prima della concimazione è utile praticare un trattamento preventivo con insetticidi che evitano gli attacchi degli insetti parassiti sui fiori.
Il giunco si moltiplica per divisione dei rizomi e per seme. I rizomi che stazionano sott’acqua vanno prelevati e divisi in autunno, facendo attenzione a non eliminare completamente la porzione di radice della pianta madre, perché in tal modo si favorisce l’attecchimento delle nuove piantine. I rizomi vanno collocati in una cassetta miscelata a torba e sabbia e introdotti in acqua. La stessa miscela ( sabbia e torba) va utilizzata per la propagazione per seme, da effettuare a fine estate.
Il giunco è una specie acquatica relativamente resistente agli attacchi di parassiti e malattie. Tuttavia non è immune da esse, specie per quanto riguarda l’afide nero e la cocciniglia farinosa. Il primo è un insetto parassita dotato di un apparato succhiatore che sottrae linfa alla pianta danneggiandone i fiori e le foglie, mentre la cocciniglia farinosa perfora la lamina fogliare causando delle macchie biancastre sulle stesse. L’afide nero si combatte tramite somministrazione di insetticidi specifici. In agricoltura vengono spesso usati prodotti a base di bromo, composto chimico con un rapido effetto ma con una certa fitotossicità. Prima di usare questi prodotti sul giunco è meglio consultare esperti florovivaisti o effettuare dei test su piccole porzioni di pianta. La cocciniglia farinosa si può rimuovere manualmente tramite cotone idrofilo imbevuto d’acqua o schiacciandola con le mani. Quando l’infezione è troppo estesa, meglio ricorrere agli antiparassitari.
Il giunco viene usato per produrre oggetti ed arredi intrecciati. L’uso di questa pianta per fini di arredamento è molto antico, e la produzione di arredi, contenitori e cesti prospera ancora oggi. Dalla pianta, opportunamente lavorata, si ricava un materiale intrecciabile che consente di creare tavoli e poltrone da esterno dallo stile rustico e particolarmente apprezzato. Il giunco per la produzione di arredi viene raccolto in estate, falciato e poi bollito e fatto essiccare al sole. Gli steli ingialliti vengono poi intrecciati da abili artigiani che confezionano arredi e accessori molto utili in giardino e non solo. Pochi sanno che gli arredi in midollino o rattan sono ottenuti proprio dal giunco. I pezzi in midollino, ricavati dal giunco senza corteccia, si possono dipingere; esistono anche arredi ottenuti da steli molto sottili del giunco e che non possono essere dipinti. I pezzi d’arredo in rattan originale sono molto costosi, ma sono certamente dei pezzi unici ricavati da una pianta che oltre all’uso in un giardino sa riservare molte altre sorprese anche nel campo dell’arredo outdoor.
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