Loto

Come irrigare ed annaffiare

Il loto è una pianta acquatica orientale molto famosa per le sue proprietà aromatiche ed estetiche. Fin dai tempi antichi gli Egizi utilizzavano i fiori di questa pianta per profumare i bagni ed abbellire i capelli delle nobildonne. Essendo una pianta acquatica non ha bisogno di essere irrigata o annaffiata, ma, essendo molto delicata, ha bisogno di qualche accorgimento per rendere la fioritura e la crescita della pianta il più possibile rigogliosa. Il loto ha una nota proprietà idrorepellente, che gli permette di non sporcarsi con la sua stessa acqua, di solito stagnante e formata da fanghiglia, rendendo la superficie dei bellissimi fiori coperti da una specie di "patina" che imperla le gocce di acqua che scivolano lungo i petali. L'acqua della pianta fiorita, grazie a questa proprietà, può essere anche stagnante. Il livello dell'acqua non deve essere molto profondo dato che le radici della pianta affondano nel fango e quindi non gli arriverebbe il sole.
Pianta loto fiore

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Come curarlo e prendersene cura

Pianta loto fiore Le radici del Loto sono molto delicate essendo molto sottili, ma la parte esterna della pianta, fiori e foglie, riescono a resistere ai forti cambiamenti climatici. E' una pianta florida e con una crescita a volte sproporzionata, infatti è consigliato scegliere un vaso di ridotte dimensioni all'inizio, per evitare che la situazione sfugga di mano; gli esperti consigliano inoltre di non piantare il loto insieme ad altre piante acquatiche poiché esso le soffocherebbe togliendogli acqua e sostanze nutritive. Al loto servono temperature non inferiori ai 13°C e non superiori ai 23°C, anche se riesce a resistere anche alle gelate invernali, sopravvivendo anche sotto lo strato di ghiaccio. Ha bisogno di molto sole, soprattutto nel periodo successivo alla fioritura della pianta, per ottenere il maggior numero di sostanze nutritive necessarie per compiere gli stadi del ciclo vegetativo nel modo migliore.

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Come e quando concimare

Bocciolo fiore loto rosa Concettualmente il loto non ha bisogno di concimazione a causa della sua immersione nell'acqua, anche se gli esperti consigliano ugualmente l'aggiunta di un minimo di concime con determinate proprietà che permetta la fioritura più completa ed esteticamente bella. I concimi più consigliati per il loto sono quelli chiamati a lenta cessione. Tali concimi sono i migliori per le piante acquatiche, infatti sono dei piccoli cilindretti che, grazie a sostanze chimiche che fermano il rilascio delle sostanze nutritive, riescono a rendere il rilascio continuo nel tempo. Una delle caratteristiche migliori di tali concimi è la presenza di microelementi che permettono lo sviluppo dei bellissimi petali dei fiori di loto; questi microelementi sono per esempio il ferro o il magnesio che si differenziano dai macroelementi come il rame. Non c'è un periodo favorevole alla concimazione, grazie all'uso dei concimi a lenta cessione.


Loto: Malattie e parassiti

Fior di loto Il loto è una pianta molto resistente, infatti non ha particolari parassiti che lo colpiscono. La maggior parte delle volte che una malattia colpisce tale piante è a causa di afidi o malattie fungine. Gli afidi sono i famosissimi pidocchi delle piante, piccoli insetti che vanno a nutrirsi delle sostanze nutritive. Esistono molti rimedi naturali per tali parassiti, che non sono specifici del loto, per esempio: cannella, decotto all'aglio, macerato all'equiseto, macerato di pomodoro, spray al peperoncino, spray al sapone di Marsiglia, decotto alla cipolla. Invece per le infezioni da funghi, basta l'utilizzo di un normale antiparassitario che non sia aggressivo nei confronti delle radici del loto. Molto importante però è la prevenzione nei confronti di tali malattie. Grazie a piccole azioni come l'aggiunta di qualche goccia di antiparassitario prima dell'inverno o la potatura delle foglie malate, si riduce sensibilmente la probabilità che il loto prenda qualche infezione.



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