Fiore bocca di leone

vedi anche: Bocca di leone

Fiore bocca di leone origini

Il fiore bocca di leone si chiama così grazie alla sua forma, che ricorda proprio la bocca spalancata di un animale feroce, come il leone. Il nome botanico, invece, è Antirrhinum majus e appartiene alla classe delle Scrofulariacee. Nei secoli scorsi, soprattutto nel medioevo, le giovani donne usavano le bocche di leone per decorare le loro acconciature: questo fiore indicava il rifiuto del corteggiatore indesiderato e dunque divenne simbolo del capriccio femminile. Ancora oggi, nel linguaggio dei fiori, le bocche di leone indicano l’indifferenza. Si tratta di una pianta erbacea e perenne che però ormai, almeno nell’area mediterranea della quale è originaria, viene coltivata come pianta annuale. È una pianta rustica e resistente, regge anche alle basse temperature, si sviluppa anche in modo molto rapido ma ormai non dura più di una stagione se non viene curata più che bene.
Piante di bocche di leone

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Fiore bocca di leone caratteristiche

Un esemplare di bocca di leone di colore giallo La pianta delle bocche di leone ha un fusto molto carnoso e ligneo nella parte inferiore che non supera mai i 120 centimetri di altezza. Le foglie sono lunghe e scure, mentre i fiori sono tubolari con dei particolari petali che si aprono verso l’esterno, conferendo al fiore bocca di leone la forma tipica che ha originato il nome. I fiori spuntano sui sottili steli e possono essere di diversi colori, dal giallo, che è il più comune, fino al rosa, passando per numerose varietà striate. Al termine della fioritura, sulla pianta crescono delle capsule legnose contenenti i semini con i quali, volendo, si può moltiplicare la pianta, interrandoli in primavera o in inverno. Le giovani piante possono poi essere messe a dimora a primavera inoltrata, verso maggio; spesso le bocche di leone si autoinseminano usando i semi dell’annata appena trascorsa.

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Fiore bocca di leone coltivazione

Un esemplare di bocca di leone coltivato in una fioriera Per coltivare il fiore bocca di leone bisogna sapere innanzitutto che questa pianta necessita di una posizione soleggiata per poter produrre tanti fiori, potrebbe stare anche a mezzombra ma in questo modo si rischia di ottenere una fioritura scarsa. Se non si vuole perdere la pianta e mantenerla come una perenne quale è in origine, basta metterla al riparo in inverno, spostandola all’interno se viene coltivata in vaso, oppure coprendola con un tessuto specifico che la protegga dal gelo se viene coltivata a terra. Le bocche di leone hanno poi bisogno di irrigazioni regolari ma mai eccessive, poiché i ristagni d’acqua potrebbero danneggiare le radici; conviene quindi attendere che il substrato sia ben asciutto prima di procedere con l’annaffiatura successiva. Il terreno ideale per questa specie è sciolto, ben drenato e organico, ma comunque è una pianta rustica che si adatta a tutte le condizioni.


Fiore bocca di leone cure e utilizzi

Bocche di leone di vari colori coltivate in vaso Il fiore bocca di leone non necessita di cure particolari, basta ricordarsi di mischiare all’acqua delle innaffiature anche un po’ di concime per piante da fiore, ogni venti giorni circa. Per assicurarsi una fioritura bella e abbondante, la pianta va potata un poco sulle cime e poi le vanno tolte tutte le parti secche o appassite. Bisogna fare attenzione agli afidi neri che in poco tempo sono in grado di distruggere completamente questi bellissimi fiori: appena ne notiamo la presenza bisogna intervenire con un apposito insetticida. I ristagni idrici, invece, sono i responsabili delle malattie fungine che potrebbero danneggiare l’apparato radicale. Oggi questa pianta viene usata come normale pianta da fiore da coltivare in vaso oppure in lunghe vasche per decorare balconi e terrazzi; in alternative, le bocche di leone sono molto usate anche per riempire di colore le aiuole o persino come pianta di bordura, ai piedi di esemplari dall’alto fusto.




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