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La semina del tagete in vetro deve svolgersi possibilmente in marzo e aprile. Si coprono leggermente i semi alla temperatura giusta per ottenere una germinazione veloce. In seguito, le piantine si trasferiscono nei vassoi e si piantano a maggio. Altrimenti il tagete deve essere seminato da febbraio considerando però il clima e la disponibilità della serra riscaldata. Si utilizzano cassette con terriccio soffice da mantenere umido con vaporizzazioni oppure tenendo i contenitori in un filo d'acqua. Con una buona aerazione e idonea temperatura si elimina il rischio delle muffe, mentre la germinazione si completerà nell'arco di due settimane anche se sarà la temperatura stessa ad influenzare il risultato finale. Le piantine poi andranno trasferite nella loro sistemazione definitiva il prima possibile. Se invece sono in vaso tenerle fino alla fioritura e solo dopo trapiantarle.
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Il tagete non richiede un terreno particolare anche se non accetta i ristagni d'acqua. Questa erbacea si trova bene nella terra povera e leggera in quanto l'abbondanza per esempio di azoto provocherebbe lo sviluppo esagerato di foglie e poca fioritura. Per la varietà nana invece il terreno troppo ricco porta ad una crescita eccessiva con steli che si piegano facilmente. L'unico rimedio possibile è quello di usare un terriccio con sabbia. Inoltre, si consiglia sempre di formare uno strato di argilla e ghiaia sul fondo del vaso. La concimazione della pianta invece deve avvenire durante la fioritura e si deve somministrare insieme all'acqua delle irrigazioni, di norma ogni quindici giorni. Mentre nel terreno non sono necessarie particolari fertilizzazioni; al limite è possibile utilizzare un concime con potassio che aiuta la colorazione e la fioritura.
Il tagete ama l'esposizione soleggiata per fiorire, anche se si adatta facilmente a momenti d'ombra, magari al mattino. Tuttavia, questa pianta teme il freddo, quindi in inverno è bene tenerla al riparo per poi spostarla all'aperto nei mesi caldi. Il tagete è attaccato dagli afidi che sono i parassiti di questa pianta, nonostante sia sana e forte. Infatti di solito non necessita di cure specifiche perché piuttosto autonoma. Ma se si vuole una fioritura sempre abbondante è meglio pulire i capolini che sono sfioriti. Il tagete viene inserito volentieri nei giardini e negli orti per le sue radici che emettono delle sostanze utili per eliminare i nematodi, quindi lo si potrà vedere molto spesso vicino a dei rosai. Nell'orto invece il tagete bonifica il terreno troppo sfruttato dalla coltivazione di patate e pomodori.
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