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Anche chi non possiede uno spiccato pollice verde può cimentarsi con successo nella coltivazione della lobelia, che è una pianta di facile sviluppo. La pianta non richiede infatti particolari attenzioni, se non una collocazione ombreggiata o semiombreggiata che permette alla pianta di ricevere sufficiente luce solare pur senza rischiare di bruciarsi le foglie. La lobelia teme i ristagni idrici, quindi deve essere annaffiata con regolarità ma senza esagerare, evitando che si formino ristagni idrici e provvedendo all'annaffiatura solo dopo che il terreno si è asciugato, per evitare di far marcire le radici. Con l'arrivo delle basse temperature, la lobelia seccherà invece rapidamente: questo avviene in autunno, in base al clima e alle temperature del periodo. Quando i primi rami iniziano a seccare, è comunque meglio provvedere alla loro eliminazione tramite l'utilizzo di forbici ed attrezzi sterilizzati, per evitare che i rami secchi o i tagli possano diventare veicolo di infezioni e di attacchi parassitari per la lobelia. La presenza di parassiti o malattie può essere facilmente individuabile se si osservano con attenzione le foglie, che se colpite presenteranno delle macchie scure o giallastre. L'intervento deve essere tempestivo affinchè la colonizzazione resti in una zona localizzata e possa venire debellata, tramite l'utilizzo di prodotti specifici. Se invece sono presenti pochi parassiti facili da localizzare, è sufficiente passare la zona colpita con un batuffolo di cotone, avendo cura di rimuoverli completamente. Durante il periodo di vita vegetativa, invece, si consiglia di aggiungere con regolarità, ogni due settimane circa, del concime liquido all'acqua di annaffiatura: questo permetterà di avere una fioritura vasta e rigogliosa.
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Tra i tanti vantaggi offerti dalla lobelia non vi è solo l'impatto decorativo e la facilità di coltivazione, ma anche la semplice riproduzione che può avvenire per seme. Per avere a disposizione nuove piantine sarà sufficiente posare i semi in vaso o in semenzaio sotto un sottile strato di terriccio e sabbia, mantenendolo umido fino al momento della germinazione. I semi così disposti devono essere conservati in un ambiente ombreggiato e con temperatura costante intorno ai 18 gradi. Per mantenere sotto controllo temperatura e umidità, è possibile stendere sul vaso uno strato di pellicola trasparente, avendo cura di rimuoverlo ogni tanto per favorire la traspirazione. I semi vanno messi a dimora nel terreno tra febbraio e marzo, mentre una volta germinate le nuove piantine possono essere poste in un luogo più soleggiato, anche se privo di esposizione diretta. Non stupirà la presenza di una folta germogliazione; tra le piantine, però, si consiglia di selezionare quelle maggiormente forti e resistenti, che grazie all'eliminazione degli esemplari più deboli avranno maggiore spazio di crescita. Le piantine possono essere collocate nel terreno e normalmente coltivate secondo le condizioni descritte a partire dal secondo o terzo mese.
La lobelia non è solo una fonte di decorazione per il giardino ma è anche, come molte delle piante presenti in natura e spesso anche nei nostri giardini, una coltivazione che può rivelarsi ricca di effetti benefici per l'organismo e dunque un prezioso alleato per la salute quotidiana. La lobelia, infatti, veniva sfruttata già dai nativi americani per combattere problemi e disturbi legati all'apparato respiratorio, come asma, bronchite o polmonite. Per beneficiare degli effetti positivi della lobelia, le antiche popolazioni ne fumavano le parti aeree: oggi, fortunatamente, non è più necessario e ci si può limitare ad assumere i prodotti erboristici da essa derivati, ricchi di lobelina, per contrastare le affezioni bronchiali e le manifestazioni asmatiche. Nella tradizione americana è proseguito per lungo tempo l'utilizzo della lobelia anche per provocare il vomito e depurare così il corpo da sostanze negative e dannose, purificando l'organismo. Questa tradizione, però, non deve trarre in inganno: la lobelia deve essere assunta sotto controllo esperto poiché un consumo eccessivo potrebbe avere effetto contrario ed intossicare l'organismo, risultando velenosa.
Ogni fiore porta con se un significato particolare, un messaggio che non viene pronunciato a parole ma semplicemente viene trasmesso con il semplice gesto del dono floreale.
Nel linguaggio dei fiori la lobelia è il simbolo della malevolenza e della disperazione. Il motivo principale è legato alla tossicità della pianta e di tutte le specie di questo genere. Per questo, se si desidera regalare dei fiori ad una persona a cui siamo particolarmente legati, meglio evitare la lobelia. Infatti, nonostante il suo aspetto delicato, il significato che le viene attribuito non è adatto per doni sinceri.
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