Malva

La natura del giardino

Molti dei nostri lettori sono grandi appassionati del giardino e della passione legata alla sua cura, ovvero il giardinaggio; ma può ance non essere così, dato che abbiamo la fortuna di essere seguiti anche da persone semplicemente curiose di qualche argomento nello specifico. Sinceramente, per esperienza personale, siamo quasi sicuri che molti di voi, cari lettori, avranno provato almeno una volta nella loro vita a rispondere a quella domanda che recita: “perché il giardino ha un così bell’effetto su noi umani?”. A volte può sembrare difficile, ma la ragione è una ed una sola: il giardino è un pezzo di natura tutto dedicato a noi, e non c’è niente di meglio per l’uomo, splendido frutto della potenza naturale che con essa ha un rapporto straordinario, dato che la natura agisce positivamente sia sul corpo che sull’aimo e l’umore dell’uomo, nonostante esso pare che cerchi la fuga da ogni cosa naturale o che la combatta (ma bisogna ricordarsi ce non si vincerà mai, anchhe eprchè non si dovrebbe proprio combattere visto che per noi la natura non può che fare cose positive). Ebbene, quindi pare evidente che l’essere umano è positivamente influenzato dall’atmosfera, dai profumi e dai colori delle piante, e che avendole nel proprio giardino può usufruirne oni qual volta desidera ed è questo il bene più grande che possiamo avere. Poi è chiaro che l’uomo deve sempre intervenire di sua mano, quindi contribuisce ad abbellire il proprio giardino con degli attrezzi e dei suppellettili di suo gradimento che poi spesso gli sono anche utili per alcune funzioni come il sedersi (e qui pensiamo alle sedie, poltrone ed amache, classiche per un giardino privato), l’illuminazione (uno dei campi migliori dove intervenire per la personalizzazione dello spazio giardino, ed al giorno d’oggi esistono tantissime novità tecnologiche davvero interessanti), l’arredamento (ripostigli, mobili, fioriere eccetera).
fiori di malva

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Le piante più gradite

foglia di malvaQuali sono le piante più gradite all’essere umano? Questa è la domanda di cui il titolo del paragrafo vuole essere una estrema sintesi, una domanda che però a un sapore troppo personale, che riguarda troppo i gusti soggettivi e che perciò è difficile da rispondere univocamente. In effetti sia la scelta delle piante per il giardino che la scelta della propria pianta “preferita” sono cose esclusivamente personali, in cui si possono fare delle statistiche e dei raggruppamenti di risultati, ma poco altro. Diciamo immediatamente che all’interno di un giardino le piante più gradite, almeno in Italia, sono di tre tipi: le piante da frutto, le piante conifere o simili e le piantine da fiori. Il primo gruppo, quello delle piante da frutto, è particolarmente amato in Italia per via del forte legame con la nostra terra e del clima perfetto per queste piante sulla maggior parte della penisola italica. In generale i più amati sono gli agrumi, molto facili da far fruttare e graditi a tutti, ma sono molto diffusi anche il ciliegio, il pesco e l’albicocco, i cui frutti sono molto graditi e soprattutto perché nel periodo fiorale sono bellissimi e profumatissimi. Le piante conifere sono piante sempreverdi e molto longeve che popolano quasi tutta la Terra e che sono indicate per giardini di una certa estensione e di una certa “libertà” ai contorni, perché queste piante crescono ad un bel ritmo e soprattutto diventano spesso di dimensioni molto grandi. Le piante da fiore, soprattutto quelle piccoline nelle dimensioni, sono amate ed utilizzate o per creare piccoli angoli di colore in vari punti “strategici” del giardino, oppure ancora per creare dei corridoi di colore ai bordi delle stradine percorribili del giardino (solitamente con terra battuta e ricoperta di ghiaia).

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La malva

malva sylvestrisFinora abbiamo paralto del giardino e delle piante più gradite all’uomo da mettere nello stesso per arredarlo ed abbellirlo, ma se parliamo ora invece di qualche pianta gradita per alcuni utilizzi particolari? La malva è assolutamente una di queste: è una pianta erbacea che raramente giunge a superare gli ottanta centimetri di altezza, costituita du un fusto ce alla base tende al legno ma che si dirama verso l’alta con sembianze di ramoscello per sostenere gruppetti di foglie palminervie (ovvero di forma circa come il palmo della mano, e percorse da evidenti nervature centrali), con margine a seghetto e costituite da cinque o sette lobi (a seconda della specie). Essa non è una pianta da giardino per il semplice fatto che essa è una pianta praticamente spontanea; infatti se ne conoscono e se ne trovano solo in luoghi aperti come i giardini di collina, i prati e distese pianeggianti incolte. Oltre a questo, per le proprietà utili che vedremo tra breve, si trovano delle coltivazioni quasi industrializzate di grandi aziende che hanno bisogno di grandi quantità di questa pianta per i propri prodotti. Comunque, anche nei casi industriali, le aziende cercano di ricreare un ambiente “spontaneo” in modo da indurre la malva a crescere, tenendola confinata in un luogo sotto controllo. Questa pianta, dato che è a carattere spontaneo e che non risulta coltivabile classicamente piantando il seme, è molto difficile da individuare come originaria di un luogo specifico del nostro pianeta, perché se ne trova ovunque e comunque molto dipende dalle condizioni climatiche e del terreno. Diciamo però che lunghi studi sono stati fatti a riguardo, ed incrociando i dati con altri di tipo storico, si è giunti a capire che la malva è originaria delle zone temperate dell’Europa e del Medio Oriente, ovvero della parte dell’Asia più vicina a noi.


Proprietà della malva

malva spontaneaNonostante il suo ruolo non sia di primo piano come pianta da arredamento per giardino o da fiore, la malva è invece molto conosciuta per le sue proprietà positive sul corpo e sull’umore dell’essere umano. In entrambi i casi si tratta di una efficace azione clamante e rilassante, data dalle mucillagini contenute nelle foglie e nei fiori, con cui si preparano delle tisane o degli estratti che poi possono essere consumati ed assunti sia sotto forma di compresse che di sciroppi, oppure anche di caramelle. Le proprietà della malva sono in particolare quella emolliente e quella antiinfiammatoria; la proprietà emolliente agisce sui tessuti (interni ed esterni, e questa è una cosa importante) che sono irritati e li calma ricoprendoli con la mucillagine per proteggeri dagli agenti irritanti e permettere la guarigione. La propretà antiinfiammatoria invece ha sì un’azione simile, ma penetra a fondo del tessuto e prova ad impedirne il proseguimento dello stato infiammato con azione calmante generica. Come spesso accade, a queste due proprietà si affianca (forse perchè ne è una conseguenza) un’azione davvero efficace contro la stipsi, ovvero quella stitichezza che rende difficoltoso e dolore defecare in tante persone. Il merito anche di quest’ultimo effetto è delle mucillagini, che una volta giunte nell’intestino assumono la forma di un gel , i cui contenuti rilassano e “tranquillizzano” l’intestino irritato (prima causa della stitichezza) e la cui forma in gel permette di aiutare le feci ad uscire lubrificandole e quindi facilitandone l’espulsione.


Conoscenze degli antichi

Abbiamo già detto in precedenza come la malva fosse conosciutà già ai popoli antichi, ed il motivo erano proprio le proprietà benefiche che abbiamo citato nel precedente paragrafo. Anche il nome della malva deriva da parole di epoca antica dal significato chiaro di mollezza e morbidezza, un chiaro riferimento sia all’azione calmante e sia a quella dolcemente lassativa. La pianta di malva si può fregiare anche di essere stata utilizzata anche da uno dei medici più famosi della storia, ovvero quell’Ippocrate che a cui si addice il giuramento classico di tutti i medici del mondo. Infatti in alcuni dei suoi scritti si è ritrovato un elenco di consigli in cui la malva era citata più volte, in vario riferimento: innanzitutto egli decantava le proprietà emollienti e lassative della pianta, con cui curava decine di persone (ed in effetti era con questo che i medici operavano nell’antichità, con erbe ed estratti di piante, perché altro non c’era), ma poi egli descriveva la pianta anche come cibo delle persone povere, che la trovavano in giro per i campi e con cui si cibavano mangiandone a crudo le foglie oppure cuocendo tutta la pianta in acqua calda, come una normale verdura. Proprio a proposito di questo, anche oggi la malva, benchè sia poco utilizzata per questo, è apprezzata perché ha un sapore squisito se bollita in acqua con aggiunta di sale ed olio e servita come una classica minestra. Risulta nutriente, di sapore gradevole ed anche ovviamente con azione positiva sul corpo umano.


Malva: Ricetta ed latre piante annuali

La malva, data la sua azione emolliente, si può ritrovare come ingrediente di parecchi prodotti che hanno come obiettivo quello di rilassare il corpo in vari suoi punti. Ma in realtà, essendo la malva comune e rintracciabile anche in giardini comuni e prati, essa si può cogliere e con le sue parti possiamo preparare degli ottimi infusi autonomamente a casa nostra. Si usa cogliere la pianta fin da metà del fusto (cercando quindi di lasciare la parte legnosa attaccata al terreno, anche perché non ci è utile), poi lavarla e pulirla ben bene ed immergerne i fiori e le foglie in una pentola di acqua fredda. Da qui bisogna porla sul fuoco e portarla poi ad ebollizione per qualche minuto, dopo di chè va spento il fuoco e va lasciato questo composto lì per una decina di minuti, in modo che la pianta termini di “scaricare” ogni sostanza positiva. Con questo infuso ora operiamo una filtrazione con passino abbastanza piccolo, in modo che ne resti solo un liquido profumato da bere caldo per problemi dovuti a colite e stipsi. Non solo, conservandolo freddo, l’infuso di malva è ottimo per il trattamento esterno: si notano effetti positivi nell’uso per gargarismi in irritazione della gola e del cavo orale, oppure per lavaggi in caso di vaginiti ed altre patologie simili. La malva ha carattere di essere una pianta perenne, cioè nonostante le sue dimensioni ridotte e l’aspertto erbaceo, nelle condizioni adatte può sopravvivere per molti anni, perdendo le foglie e di fiori ma rigenerandosi periodicamente. Non è una cosa molto comune tra piante di queste dimensioni, ma è stato dimostrato che per la malva è così.



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