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Al contrario della maggior parte delle piante carnivore diffuse per la coltivazione in vaso o in terra, la sarracenia è una pianta in grado di resistere molto bene alle temperature rigide e, al contrario, potrebbe risentire dell’eccessivo caldo estivo. E’ quindi possibile collocarla anche all’esterno della propria abitazione, meglio se in una posizione soleggiata ma che garantisca ombra nei periodi di caldo più intenso. La sarracenia necessita invece di notevoli quantità di acqua, per cui è consigliabile posizionarla in un sottovaso con qualche centimetro di acqua sempre a disposizione, ad eccezione del periodo invernale per evitare la formazione di ghiaccio. Nei mesi più freddi è sufficiente mantenere il substrato umido per poi passare a più abbondanti innaffiature quando le temperature torneranno a salire. Il substrato ideale sarà composto di torba, perlite e quarzo, con rinvasi da effettuare nel periodo invernale o autunnale: più il vaso o il terreno a disposizione saranno vasi, maggiore sarà la possibilità della pianta di espandersi e raggiungere dimensioni notevoli, dando vita a più ascidi dagli eleganti colori.
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Come visto, le basse temperature non costituiscono una minaccia per le sarracenie, che al contrario subiranno in modo maggiore l’effetto di un clima eccessivamente caldo e secco: meglio evitare, dunque, l’esposizione diretta ai raggi del sole almeno nel periodo estivo. La sarracenia non teme nemmeno i ristagni di acqua; al contrario, un sottovaso adeguatamente fornito d’acqua favorirà lo sviluppo della pianta. La sarracenia, così particolare nel suo genere, è invece molto simile alle altre piante carnivore per quanto riguarda le malattie alle quali è soggetta: si tratta, infatti, di una pianta che può essere colpita da funghi e parassiti. In particolare, tra essi si riscontra la diffusione di afidi, cocciniglia e ragnetto rosso, per i quali sarà necessario provvedere ad un intervento tempestivo qualora ne venisse rilevata la presenza. In questo modo si eviterà la diffusione degli organismi infestanti e si impedirà loro di sottrarre il nutrimento necessario alla pianta per crescere e vivere. Qualora l'infestazione sia in fase iniziale e localizzata, sarà possibile eliminare solo le parti colpite, mentre per infestazioni più estese occorrerà intervenire con prodotti specifici.
La riproduzione della Sarracenia può essere effettuata in modo semplice, dando vita a più coltivazioni per ornare il giardino. Tuttavia, per vedere gli effettivi risultati sarà necessario avere pazienza: per crescere e sviluppare degli eleganti coni le piante potrebbero richiedere anche alcuni anni. Questo vale, naturalmente, se si decide di dare vita alla coltivazione partendo dal seme, per seguire giorno per giorno lo sviluppo della pianta. In tal caso i semi dovranno essere mantenuti stratificati per uno o due mesi, prima di venire disposti nel terreno. Invece, per risultati più rapidi, è possibile procedere alla riproduzione per talea, anche se non sempre dà buoni frutti. Per la riproduzione si procederà quindi alla divisione dei rizomi alla base degli ascidi; talvolta una divisione in due è già presente in modo naturale e sarà quindi ancor più semplice effettuare l'operazione. I rizomi dovranno essere posizionati in vasi ampi e profondi, per consentire alle radici di svilupparsi a dovere. Esse, infatti, si caratterizzano per uno sviluppo molto accentuato e richiedono pertanto adeguato spazio sia che vengano poste nel terreno sia che invece si provveda alla disposizione in vaso. Sin dai primi mesi, poi, non va dimenticata la necessità di abbondante acqua, per la quale è possibile utilizzare sottovasi oppure optare direttamente per idrovasi, che faciliteranno il mantenimento delle ottimali condizioni di vita della sarracenia.
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