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La coltivazione dei settembrini si rivela particolarmente agevole in quanto si tratta di piante che non temono il freddo: nonostante le piante perdano la parte aerea nel periodo vegetativo dell’inverno, sono in grado di sopravvivere anche all’esposizione a climi molto rigidi. Unica precauzione, in caso di un notevole sviluppo verticale, è quella di fornire un supporto che possa contrastare l’azione di eventuali raffiche di vento. I settembrini possono essere coltivati in terra e disposti in luoghi soleggiati o semiombreggiati; non necessitano di grandi quantità di acqua, dunque le innaffiature devono essere regolari ma tenere anche conto dello stato del terreno, che prima di una nuova innaffiatura non deve più essere umido. Nel periodo invernale, da dicembre e fino a luglio, è possibile sospendere del tutto le innaffiature, in quanto con una minore presenza di sole e con l’ingresso della pianta nel periodo di riposo non saranno necessarie che piccole quantità d’acqua per il corretto sviluppo dei settembrini. Vanno invece evitati periodi prolungati di terreno asciutto nella fase della germogliazione, per favorire la crescita dei germogli.
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Nonostante la resistenza della pianta e la sua capacità di resistere a condizioni climatiche difficili, come temperature molto basse o prolungati periodi di siccità, anche le diverse specie di settembrini necessitano di cure e protezioni contro parassiti che possono danneggiarle. In particolare, i settembrini sono minacciati dagli acari, contro i quali è bene intervenire tempestivamente con un trattamento specifico. Manualmente, si consiglia di provvedere all’eliminazione di cicaline e lumache, poiché anch’esse possono danneggiare le piante. Un’altra minaccia per i settembrini è costituita dal cosiddetto mal bianco, che si manifesta con una muffa biancastra sulle foglie della pianta: in caso di presenza di tale muffa, occorre eliminare le parti della pianta direttamente colpite, per evitare che il disturbo si diffonda. In caso di presenza estesa, è possibile inoltre provvedere alla protezione della pianta l’uso di prodotti specifici allo zolfo oppure fungicidi. Anche nel momento dell’acquisto occorre controllare in modo attento l’assenza di parassiti, in modo tale da essere certi di portare a casa una pianta che crescerà sana e rigogliosa colorando lo spazio circostante.
Per ottenere settembrini rigogliosi e una migliore fioritura, si consiglia di provvedere all’eliminazione dei fiori secchi o danneggiati ed effettuare la cimatura dei getti in modo periodico nel periodo estivo. Lasciandone una decina circa per pianta, essa si rafforzerà ed offrirà fiori più grandi e un prolungato periodo di fioritura, che accompagnerà il giardino nel suo ingresso nell’autunno. Dopo la fioritura, si consiglia inoltre di tagliare a circa 15 cm di altezza dal terreno i rami, poiché in caso contrario la pianta tenderà a svilupparsi in altezza, con le parti superiori dei rami completamente spoglie. La riproduzione dei settembrini può avvenire per semina, da effettuare all’inizio del periodo primaverile per poter godere già in settembre della prima fioritura. E’ consigliabile effettuare la semina in piccoli contenitori, per passare poi a vasi di medie dimensioni una volta che le piantine avranno raggiunto i dieci cm circa di altezza. In vaso o nel terreno, i settembrini non necessitano di molto concime; è sufficiente utilizzare un po’ di concime specifico per fiori mischiandolo all’acqua di annaffiatura. La moltiplicazione, in caso di presenza di settembrini, può avvenire anche per separazione dei cespi, da effettuare dopo la fioritura tagliando sezioni dotate di radici e un solo getto vitale. La divisione a partire dalla stessa pianta può essere effettuata ogni tre anni. I settembrini possono essere piantati in zone luminose e bisogna evitare di esagerare con l’innaffiatura: il terreno non deve essere troppo umido, in quanto favorirebbe lo sviluppo di malattie fungine e il prolificare di parassiti dannosi per la pianta.
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