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Il numero delle piante presenti sul pianeta Terra è smisuratamente alto, ma la caratteristica più impressionante non è questa, bensì il fatto che la loro conta prosegue ogni giorno con la scoperta di nuove specie nei luoghi più impensabili. Gli scienziati del mondo vegetale, che lo studiano, stimano che forse siamo a conoscenza della metà delle specie esistenti sul pianeta, anche perché ci sono luoghi come le foreste tropicali ed i fondali marini in cui la penetrazione dei nostri studi è ancora poco profonda. Essendo il numero così alto, si trova difficoltà a classificare le piante, ma uno dei gruppi in cui esse sono state divise è in base al ciclo della loro vita. Infatti, appartenenti le piante grandi come i pini, le sequoie e simili, la cui longevità supera persino la nostra (non solo, di gran lunga e con buona facilità), la maggior parte delle piante hanno una vita breve, che si risolve nel giro di un anno. Non si tratta di morte per evento improvviso, malattia o altro, ma bensì perché quello è il tempo necessario ad eseguire tuti i compiti ed i doveri della pianta (che poi si riducono ad un unico fondamentale, ovvero quello della sopravvivenza della specie), in quanto le piante non hanno vezzi di vivere come noi umani, la loro esistenza serve a proseguire la specie ed a niente altro. Le piante la cui durata di vita è di un anno, e che pertanto vengono chiamate piante annuali, sono molto gruppo più numeroso. Solitamente la loro vita o parte dalla fine dell'estate, con una crescita che si protrae lentamente per tutta la stagione fredda ed il massimo della forza e bellezza arriva in primavera, oppure parte alla fine della stagione fredda, in modo che ci sia un massimo in estate ed un riposo (detto riposo vegetativo) nella stagione più rigida.
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Nelle nostre zone, che sono miti e temperate e pertanto adatte a quasi tutte le piante esistenti, quando si parla. di violetta si indica una pianta ben precisa il cui maggior utilizzo comune e quella come pianta da fiore per arredare, ravvivare e colorare angoli interni ed esterni delle nostre abitazioni o dei nostri giardini. In realtà la denominazione "violetta" è il nome comune non di una specie di pianta, ma di un genere di piante che comprende qualcosa come quattrocento specie diverse, ed il cui nome scientifico è "Viola". Il genere Viola, che si divide in varie famiglie dettate sopratutto dalle differenze di crescita climatica e che comprende come già precisato centinaia di specie, è costituito in linea di massima da piante di natura erbacea - arbustiva che raramente superano i venti centimetri di altezza, distinguendosi per un portamento abbastanza eretto ma per una costituzione comunque fragile perché fatta di ramoscelliydi sostegno ai fiori e qualche foglia. Proprio i fiori sono ciò che rende maggiormente riconoscibile le violette, insieme al loro profumo che quando sono coltivate in certo numero (soprattutto nel caso di giardini) riesce a pervadere anche un raggio di cento metri dal luogo in cui si trovano. Dicevamo dei fiori di violetta : la loro forma è quasi sempre uguale anche variando ognuna delle centinaia di specie esistenti, ed infatti si tratta di un fiorellino semplice e delicato, con uno stelo sottile e leggermente ripiegato all'apice, dei petali dalla forma ovoidale tozza ed in numero di cinque, con sepali piccolissimi. Ciò che varia da specie a specie di violetta è la dimensione e la quantità di fiori presenti sulla piantina, ma soprattutto il loro colore : la violetta classica e più diffusa (ovvero la viola odorata) ha il caratteristico colore viola intenso che contraddistingue la specie nell'immaginario comune e che è proprio definito dal nome della pianta. Nonostante ciò, anche altre specie di violetta sono molto conosciute, come per esempio la "viola tricolor", nota anche come viola del pensiero (nome di origine asiatico, una delle terre di origine della viola insieme all'Europa meridionale ed alle Americhe), lancio variante gialla è conosciuta in Puglia come viola di San Giuseppe, perchè il suo intenso colore giallo insieme alla striatura interna più bruna, ricordano il mantello che viene storicamente attribuito a questo santo.
La violetta è una pianta dai mille utilizzi, anche perché essa ha una lunga storia alle spalle, fatta di un grande apprezzamento e di una seguente grande diffusione presso il popolo, che da sempre la utilizza in ogni luogo di case e luoghi pubblici dove si vuole portare colore ed allegria. Ciò accade anche per via del fatto che la violetta ha una tecnica colturale molto semplice, fatta di innaffiature regolari e di una esposizione che vuole essere luminosa ma mai direttamente soleggiata (resta comunque una pianta esile, che verrebbe letteralmente bruciata dai raggi solari diretti, soprattutto nelle ore più calde della giornata). Per questo motivo la violetta viene o tenuta in giardino nei pressi di qualche albero o comunque di una grossa pianta, in modo che la sua chioma o la sua stazza possano fornire la necessaria ombreggiatura alla violetta. Un'altra soluzione è quella di posizionare la violetta in casa, onsunun balcone - terrazzo oppure all'interno, chiaramente nei pressi di una finestra da cui possa entrare sia aria che illuminazione, magari filtrando i raggi solari diretti con una tendina semi trasparente classica per finestre. Ciò di cui necessita la violetta è stato questo è pochissimo altro, con soprattutto le concimazioni che non sono per nulla necessarie se si bada a piantare la violetta in un terreno equilibrato, ovvero generico e caratterizzato in particolare modo da morbidezza e non accumulo di acqua stagnante. Una volta fatto questo la violetta può essere senz'altro utilizzata anche per produrre l'essenza profumata, per i fiori recisi o anche per i confetti tipici di Tolosa che hanno un fiore di violetta come decorazione profumata. Tutti e tre questi utilizzi sono evidentemente di tipo industriale che non casalingo ; l'unico che ha caratteristiche di maggior praticabilità è solo quello ornamentale, in cui peraltro la violetta riesce benissimo perché unisce la coltivazione molto semplice con un aspetto dolce, tenero, adatto ad ogni ambito, oltre a colori vivaci ed allegri e ad un profumo davvero indovinato. La confetteria francese tipica di Tolosa invece produce dei confetti tradizionali in cui sono annegati petali di violetta (opportunamente trattati per essere igienici e naturalmente commestibili) il cui compito è quello di aromatizzare sia nel sapore che nel profumo questi piccoli capolavori di pasticceria confettiera. Invece l'essenza di violetta è prodotta industrialmente estraendola dai petali del fiore (e non dalle foglie come accade per tante altre essenze) e successivamente stabilizzata chimicamente per poter essere utilizzata in profumi, creme, lozioni e tanti altri prodotti di cosmetica, soprattutto rivolta al pubblico femminile per via del profumo delicato e molto naturale che dona ai prodotti.
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