Berberis

Berberis

Il genere berberis comprende un centinaio di specie diffusesi un po’ in giro per il mondo in zone dove il clima è temperato. Sono degli arbusti di vario tipo che, a seconda della specie, assumono dimensioni differenti. Non superano mai i 100 – 150 centimetri di altezza e sono caratterizzati da un fogliame ovale, a foglia caduca e spesso minuto. Nel periodo primaverile, queste piante, danno vita a dei piccoli fiorellini appariscenti di color giallo – oro che si sviluppano a grappoli ascellari. I frutti dei berberis sono delle piccole bacche commestibili di color rosso o nero, queste hanno un sapore molto aspro in quanto contengono una quantità elevata di vitamina C. Il alcuni paesi europei, le bacche di berberis, sono utilizzate per la produzione di liquori tradizionali. I fusti di queste piante sono molto ramificati e da essi si sviluppano delle lunghe spine, infatti i berberis vengono utilizzati spesso per la creazione di siepi difensive in quanto, col passare del tempo, diventano estremamente spinosi e quindi costituiscono delle vere e proprie barriere impenetrabili.
fiori berberis

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Coltivazione

foglieLe piante di berberis amano le temperature elevate e preferiscono essere poste in luoghi in cui arriva la luce del sole. Con quanto appena detto precedentemente non significa che queste piante non possono essere poste a dimora in luoghi semi – ombreggiati, l’unico luogo in cui non vanno poste è un posto completamente in ombra. Per quanto concerne le annaffiature, questi tipi di piante, vanno annaffiate regolarmente ed abbondantemente nei periodi in cui le piogge sono scarse. Il consiglio è quello di non lasciare mai il terreno asciutto per periodi più lunghi. Nei periodi in cui le piogge sono più diffuse, le annaffiature possono essere anche diminuite o talvolta sospese. Le piante di Berberis non mostrano problematiche per quanto riguardano il clima e le temperature. Sono piante che preferiscono un clima particolarmente mite ma non hanno mai dimostrato di avere problemi con i climi più rigidi e freddi. Il consiglio però è quello di non porle mai in luoghi in cui le temperature scendono al di sotto dei 10°C e, nel caso in cui le temperature sono molto basse, potremmo proteggere la base delle piante attraverso delle pacciamature ponendo foglie e paglia alla base della pianta.

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Propagazione e messa a dimora

La propagazione di queste piante può essere effettuata attraverso due metodi: per seme e per talea. Per quanto riguarda la propagazione per seme deve essere effettuata durante il periodo autunnale, in particolare durante il mese di novembre. Per la propagazione per talea si effettua prelevando i rami laterali della nostra piantina durante il periodo di fine estate, ovvero tra agosto e settembre. Una volta prelevata la talea bisogna aspettare la ramificazione, essa deve avvenire in un miscuglio di terreno e sabbia. Per quanto concerne la messa a dimora di Berberis vanno rispettate alcune regoli importanti per fa sì che avvenga nel modo più giusto. Se decidiamo di porre a dimora la pianta durante il periodo autunnale è consigliabile effettuare un buon drenaggio assicurandoci che il terreno, o per meglio dire la buca, sia abbastanza profonda in modo tale che le radici abbiano spazio per svilupparsi. Si ricorda di eliminare tutte le erbacce cresciute sul terreno di coltivazione in modo tale da evitare avversità scaturite da queste. Una cosa importante e che va detta è che è meglio l’utilizzo di piante coltivate in vaso già qualche annetto in modo tale che l’apparato radicale risulta già ben sviluppato.


Parassiti e malattie

Nonostante le piante di berberis sono piante abbastanza resistenti ad attacchi parassitari non è detto che siano poste a un rischi minore o non possono essere attaccate. Tra tutti i parassiti, le berberis, temono maggiormente l’attacco di due tipi di insetti: gli afidi e il mal bianco. Gli afidi sono dei piccoli insetti che attaccano principalmente i fiori rovinandoli e facendogli perdere la loro bellezza. Il mal bianco invece è intento a colpire soprattutto il fogliame delle piante. Non ci vuole molto ad accorgerci che la pianta viene attaccata da qualche parassita, solitamente basta osservarla per capire lo stato di salute attuale. L’attacco del mal bianco porta alla formazione di macchie brune tondeggianti sulla foglioline colpite. Per eliminare questi insetti dannosi per le piante e per aiutare la pianta a combatterli e rimettersi in “ forma” potremmo utilizzare in fungicida sistemico. Per quanto riguarda gli afidi, per eliminarli, possiamo utilizzare un antiparassitario ad ampio spettro, sufficiente allo scopo. Entrambi i prodotti, sia il fungicida sistemico che l’antiparassitario, sono reperibili in un qualsiasi punto vendita che si occupa di piante e giardini. Si ricorda che come un bambino ha bisogno delle giuste cure e delle attenzioni da parte dei genitori per crescere nel migliore dei modi, così sono anche le piante. Le piante vanno tenute in condizioni adeguate al loro sviluppo e ad esse vanno poste tutte le attenzioni e le cure di cui hanno bisogno per il loro sviluppo.




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