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Essendo il Jasminum Nudiflorum una pianta resistente al freddo, possiamo senza problemi piantarla tra l'inizio dell'autunno e l'inizio della primavera nelle giornate di tempo buono, al contrario delle specie di Jasminum primaverili, che vanno messe a dimora da marzo e al riparo di un muro. Quando decidiamo di piantarlo nel periodo adatto, scaviamo una buca di circa il doppio delle dimensioni del vaso. Sul fondo della nostra buca poniamo della ghiaia o comunque materiale drenante: in questo modo possiamo scongiurare il marciume radicale. Fatto questo, ricopriamo e innaffiamo. Il gelsomino d'inverno richiede delle regolari innaffiature, soprattutto in terreni che asciugano rapidamente. Dato quindi che teme la siccità, nelle zone aride o dove non piove da molto tempo, occorre intervenire con innaffiature abbondanti.
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Il gelsomino d'inverno tollera tutte le esposizioni, dal pieno sole all'ombra, tuttavia, se lo esponiamo al sole, fiorirà più copiosamente. Dobbiamo invece, più che al sole, stare più attenti al vento, che potrebbe infatti danneggiare la fioritura. Ad ogni modo, siccome il sole della mattina è troppo debole, consigliamo se possibile di esporlo a sud oppure a ovest. I parassiti che più di frequente attaccano questo gelsomino sono gli afidi e le cocciniglie. I primi si attaccano agli apici vegetativi mentre le seconde ai rami e alle foglie. Per il terreno, il Jasminum Nudiflorum non ha necessità particolari essendo un genere di facile adattabilità. Basterà solamente che il suo terreno di crescita sia ben drenato. All'inizio della stagione autunnale metteremo alla base della pianta del concime organico.
Il gelsomino forma un arbusto bello denso e compatto, tanto da essere usato in certi posti persino come barriera antirumore nelle strade (peraltro è resistente allo smog). Naturalmente i rami interni, senza luce, col passare del tempo diventeranno spogli. Per questo, dopo la fioritura, occorre che potiamo la pianta drasticamente, in modo da avere rami sempre vivi. Sulle piante molto giovani tuttavia, è meglio che stiamo un po' più leggeri. Provvediamo inoltre ad eliminare il legno vecchio o danneggiato dal gelo. Se vogliamo farlo moltiplicare, è possibile impiegare diverse tecniche. A fine estate o inizio autunno si possono adoperare i semi (in luogo riparato) oppure si attua la propaggine, interrando quindi dei rami lunghi ed elastici e separandoli dalla pianta madre quando hanno radicato bene l'anno successivo. La tecnica più usata però è la talea semilegnosa con piede, da effettuare in estate.
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