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L'ibisco è una pianta molto adattabile, prestandosi a coltivazioni sia all'aperto che in ambienti chiusi. Preferisce climi miti e soleggiati; in inverno, se la pianta è in vaso e posizionata in terrazzo, andrebbe spostata in casa per evitare esposizioni a temperature inferiori ai 15 gradi. In estate, invece, quando si provvede a spostarla nuovamente all'aperto, andrebbe lentamente riadattata all'illuminazione solare intensa, avendo cura all'inizio di ripararla in zone ombreggiate. L'ibisco va rinvasato annualmente per soddisfare la crescita della pianta e, a partire dai 3-4 anni di età, richiede potature regolari all'inizio della stagione primaverile, prima della ripresa vegetativa, allo scopo di rimuovere i rami secchi o danneggiati. Esistono piante annuali e perenni con frequenza di fioritura variabile, in genere compresa nel periodo primaverile-estivo.
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La concimazione dell'ibisco deve essere effettuata con molta attenzione perchè la pianta è particolarmente sensibile alle concentrazioni di nutrimenti nel terreno. La fertilizzazione dell'ibisco va praticata nel periodo compreso tra la ripresa vegetativa e la fine della fioritura, quindi durante la stagione primaverile ed estiva. Bisogna usare concimi contenenti molteplici microelementi come ferro e manganese, nonchè macroelementi quali potassio, fosforo e sostanze azotate. Questi ultimi vanno somministrati in proporzioni tali da contenere una minore quantità di fosforo, il cui eccesso può determinare problematiche fitosanitare, ma comunque in misura sufficiente a garantire la fioritura della pianta. I fertilizzanti vengono disciolti in acqua con cui innaffiare il terreno dell'ibisco, avendo cura che questo sia stato precedentemente inumidito.
Pratiche errate di coltivazione sono spesso la principale causa di malattia dell'ibisco. Innaffiature eccessive, abuso di fertilizzanti, temperature troppo rigide o esposizioni solari errate possono portare rapidamente la pianta al declino. Fogliame ingiallito e debole, boccioli chiusi e fiori che appassiscono in breve tempo sono inconvenienti evitatabili se si conoscono bene le necessità dell'ibisco, di per sè molto resistente alle variazioni climatiche. La pianta può anche essere bersaglio di acari e cocciniglie infestanti che sottraggono nutrimento e portano lentamente l'esemplare a consumarsi. In questi casi è opportuno provare a rimuovere i parassiti con l'utilizzo di ovatta e alcol, recidere le foglie morte o ingiallite e solo in caso di risultati insoddisfacenti acquistare specifici prodotti disinfestanti.
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