Il lauro

Origine e diffusione della pianta del lauro

Il lauro (Laurus Nobilis), più comunemente chiamato alloro, è una delle piante aromatiche più conosciute. Si tratta di una pianta che cresce spontanea in tutti i paesi del Mediterraneo, ma che è anche molto facile da coltivare sia per uso decorativo che per uso alimentare o medicinale. Conosciuto fin dall'antichità, secondo il mito greco vide la sua origine quando la ninfa Dafne chiese l'aiuto di Zeus per sfuggire all'amore di Apollo e questi la trasformò nella pianta dell'alloro. Sia i Greci che i Romani la consideravano una pianta sacra: le sue foglie venivano infatti bruciate durante le cerimonie religiose e i suoi rami venivano intrecciati in corone usate per celebrare eroi, poeti e saggi. Ancora oggi le corone di alloro vengono usate per incoronare i laureati (la parola stessa "laureato" deriva dalla radice "lauro").
Bacche del lauro

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Come coltivare il lauro

Siepe di alloro Si tratta di una pianta facile da coltivare, sia in vaso che in pieno campo, e si adatta abbastanza bene alle condizioni climatiche del luogo in cui si trova. Necessita di un clima mediterraneo, sopporta brevi periodi con temperature inferiori allo zero e può essere coltivata sia in pieno sole che all'ombra. La moltiplicazione della pianta avviene in autunno per semi oppure tra fine luglio e settembre per talea. Se si sceglie di coltivare il lauro in vaso bisogna ricordarsi di rinvasarlo ogni due anni, usando un terriccio soffice, perché le radici sono molto lunghe e necessitano di più spazio. Dato che si tratta di una pianta aromatica non necessita un'annaffiatura eccessiva e il terreno deve essere sempre ben drenato, altrimenti le foglie ingialliscono e la pianta rischia di morire per un ristagno idrico. Si consiglia l'uso di un concime contenente molto azoto per sviluppare maggiormente le parti verdi della pianta, in modo da aumentarne il contenuto di oli essenziali.

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Malattie comuni della pianta e rimedi

Foglie di alloro sane e con problemi idriciNel caso in cui le foglie diventino brune significa che la pianta è stata annaffiata troppo e bisogna fare asciugare bene il terreno, riducendo poi le annaffiature. Se invece le foglie ingialliscono e cominciano a cadere, soprattutto a partire dai rami più bassi, significa che la pianta non è stata annaffiata abbastanza. In presenza di Cocciniglia la parte inferiore delle foglie potrebbe presentare delle macchie brune. La soluzione consiste nel rimuoverle con un batuffolo di cotone imbevuto d'alcool oppure nel lavare la pianta con acqua e sapone neutro, strofinando delicatamente le foglie con una spugna e poi sciacquando bene per eliminare tutto il sapone. E se vi accorgete della presenza di piccoli animaletti biancastri presenti un po' su tutta la pianta, si tratta quasi sicuramente di afidi: potrete eliminare facilmente il problema usando un antiparassitario specifico, in vendita in qualsiasi centro per il giardinaggio.


Il lauro: Tanti usi per una sola pianta

Infuso all'alloro Di questa pianta non si butta via proprio niente! Le bacche fresche vengono usate per preparare l'olio di laurinato, che ha effetto antinfiammatorio e astringente e viene usato come calmante per dolori muscolari, reumatismi e artrite. L'uso più conosciuto delle foglie di alloro è in cucina, per aromatizzare carni, pesci, minestre e salse. Non tutti sanno che possono essere usate per effettuare bagni o pediluvi defaticanti, oltre che per preparare infusi digestivi, per alleviare le coliche e per espellere i gas dell'apparato gastro-intestinale. Si usano anche come alternativa alla canfora per tenere lontane le tarme dagli armadi e nell'antichità venivano usate per conservare libri e pergamene. La polvere di alloro viene inoltre usata come rimedio per curare febbre, raffreddore, tosse e influenza.


  • lauro pianta Lauro deriva dal latino "laurus", che a sua volta era la traduzione greca della parola "dafne", usata dagli antichi Grec
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