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Questa pianta si moltiplica tramite semina o per talea semilegnosa; in entrambe le situazioni, l'impianto va eseguito in appositi contenitori riempiti di terriccio amalgamato con della torba e, in misura minore, con sabbia. La piantina, trascorso circa un anno, va trapiantata in giardino; questa operazione deve essere portata a termine con attenzione, per non danneggiare le radici. Il terreno consigliato è fertile, ben drenato e poco compatto. Prima della messa a dimora in pieno terreno, comunque, è fondamentale lavorare il suolo, così da rivoltare ed aerare le zolle, utilizzando una vanga o uno strumento analogo. Si raccomanda di praticare annualmente la potatura: vanno eliminati, con un attrezzo disinfettato, i rami malati, quelli secchi e quelli rovinati da fattori quali il freddo ed i parassiti.
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La fertilizzazione della buddleia va effettuata mensilmente nel periodo primaverile, in modo da ottenere una rigogliosa fioritura; l'ideale è un concime liquido da unire all'acqua delle irrigazioni. Questa operazione essenziale deve fornire i tre indispensabili macroelementi, ossia il potassio, il fosforo e l'azoto: una loro carenza sarebbe molto pericolosa e rallenterebbe notevolmente la crescita dell'esemplare, oltre a provocare la clorosi fogliare. Il potassio, infatti, interviene nella sintesi delle proteine e nella produzione di ATP, il fosforo nei processi del metabolismo e nel rafforzamento delle radici, l'azoto nell'accrescimento delle parti vegetative. Non meno importanti, comunque, sono microelementi come il magnesio, il manganese, il ferro ed il rame che, a loro volta, devono essere inclusi nel fertilizzante utilizzato.
L'esposizione consigliata per questa pianta è luminosa, soleggiata e, in più, riparata dai venti freddi, i quali potrebbero causare danni anche gravi. Pericolosi, inoltre, sono parassiti come le cocciniglie e gli afidi: le prime determinano un diffuso ingiallimento del fogliame con conseguente disseccamento, i secondi succhiano la linfa rovinando foglie e germogli. In entrambi i casi sono altamente raccomandati rimedi naturali, come l'olio bianco minerale contro le cocciniglie ed il macerato d'ortica contro gli afidi. Possono verificarsi anche malattie fungine come i marciumi e la muffa grigia, provocati da un'umidità eccessiva e dai ristagni d'acqua: in questo caso, è necessario intervenire con prodotti anticrittogamici specifici e bruciare le parti colpite, così da evitare il diffondersi della malattia.
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