Lagerstroemia

vedi anche: Lagerstroemia

L'annaffiatura

La lagerstroemia, nota anche come mirto crespo, è una pianta decidua nativa di Cina e Corea. Se ne coltivano diverse specie, dalla più diffusa Lagerstroemia indica, con il tipico tronco liscio grigio-marrone, alla Lagerstroemia speciosa, che in natura tocca altezze di 20-25 m. Altre varietà adatte alla coltura sono la Lagerstroemia nana, dall'altezza massima di 90 cm e idonea anche per interni, e la Lagerstroemia rosea, molto rustica. Queste e le altre specie si distinguono per le vistose e lunghe fioriture, da giugno ad ottobre, con cromie che vanno dal bianco fino al rosso, passando per un rosa delicato e un acceso cremisi. Altra peculiarità pregevole della pianta adulta di lagerstroemia è che il tronco in inverno si sfalda, mostrando così piacevoli contrasti fra il grigio della corteccia e i tessuti sottostanti, che virano dal marrone chiaro al rosato. Le esigenze idriche delle molte varietà sono simili. Le irrigazioni della lagerstroemia, nella stagione calda, devono assicurare un tasso di umidità del terreno moderato ma costante. Tale pianta infatti teme i ristagni idrici come la siccità (che causa la perdita dei boccioli). In inverno invece mantenere il terreno semi-asciutto.
Lagerstroemia indica

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Cure colturali

Lagerstroemia pianta Per crescere una lagerstroemia è bene usare del terriccio costituito dal 70% di torba e il 30% di argilla, in modo da garantirle un nutrimento adeguato e al medesimo tempo evitare i ristagni idrici. La pianta può essere coltivata in grossi vasi come in giardino, ma nel primo caso va rinvasata a inizio primavera: ad anni alterni in caso di esemplari giovani e ogni 3-4 anni quelli adulti. Prestare attenzione, nel corso dell'operazione, a lasciare un piccolo pane di terra attorno alle radici, che sono piuttosto delicate. La potatura del mirto crespo è basilare per mantenerlo vigoroso e assicurarne le fioriture. A primavera è necessario potare i rami apicali cresciuti l'anno precedente, per almeno i 2/3. A parte questo, a seconda della forma che si vorrà dare alla pianta (alberello, arbusto o albero), occorreranno eventuali ulteriori tagli. Infine, un'energica potatura autunnale è richiesta qualora si ricoveri la lagerstroemia in serra fredda o in casa. La moltiplicazione si attua con semina primaverile o talea. Nel primo caso occorre calcolare la crescita lenta della pianta. La talea si effettua ad agosto, prelevando rametti di 15 cm, da sistemare in un misto umido di torba e sabbia.

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Come concimare

Pianta giardino fiore Per mantenere la lagerstroemia nelle migliori condizioni è fondamentale fornirle un'adeguata concimazione. In primavera si provvederà quindi con un concime granulare a lenta cessione, da rinnovare ogni 3-4 mesi, oppure, in alternativa, con un fertilizzante liquido, da diluire nell'acqua delle irrigazioni a cadenza settimanale. Il prodotto migliore per fornire nutrimento a questa pianta è un concime specifico per piante da fiore, e come sempre vale la regola che gli esemplari messi a dimora in vaso hanno maggiori esigenze, non potendo allargare le radici come gli esemplari sistemati in giardino. Inoltre, poiché la lagerstroemia ama i terreni molto fertili, in autunno occorre spargere alla base della pianta dello stallatico maturo. Ripetere l'operazione ogni anno, anche quando l'esemplare è adulto.


Lagerstroemia: Esposizione, malattie e rimedi

Fiore mirto crespo Quando si mette a dimora la lagerstroemia si deve considerare che questa pianta, per produrre le sue generose fioriture, richiede un'esposizione in pieno sole, e se possibile al riparo dal vento. D'inverno non è un problema lasciarla all'aperto, sopporta anche temperature ben al di sotto dello zero, fino a -15°C. In caso si renda necessario sistemarla al chiuso, porla in luogo buio. Pur essendo una pianta robusta, la lagerstroemia teme gli afidi e l'oidio. Per i primi sono disponibili vari rimedi, da quelli naturali, che si possono usare anche in via preventiva (infuso concentrato di tè, ortica, piretro) a rimedi più aggressivi come i piretroidi o gli insetticidi a largo spettro d'azione. Da considerare però che gli insetticidi sono inquinanti e di norma controindicati nei periodi delle fioriture. Per l'oidio, o mal bianco, analogamente si possono adoperare efficaci rimedi naturali quali la lecitina per irrorazione (disponibile nei negozi specializzati) oppure in alternativa i fungicidi di sintesi.



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