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Per crescere una lagerstroemia è bene usare del terriccio costituito dal 70% di torba e il 30% di argilla, in modo da garantirle un nutrimento adeguato e al medesimo tempo evitare i ristagni idrici. La pianta può essere coltivata in grossi vasi come in giardino, ma nel primo caso va rinvasata a inizio primavera: ad anni alterni in caso di esemplari giovani e ogni 3-4 anni quelli adulti. Prestare attenzione, nel corso dell'operazione, a lasciare un piccolo pane di terra attorno alle radici, che sono piuttosto delicate. La potatura del mirto crespo è basilare per mantenerlo vigoroso e assicurarne le fioriture. A primavera è necessario potare i rami apicali cresciuti l'anno precedente, per almeno i 2/3. A parte questo, a seconda della forma che si vorrà dare alla pianta (alberello, arbusto o albero), occorreranno eventuali ulteriori tagli. Infine, un'energica potatura autunnale è richiesta qualora si ricoveri la lagerstroemia in serra fredda o in casa. La moltiplicazione si attua con semina primaverile o talea. Nel primo caso occorre calcolare la crescita lenta della pianta. La talea si effettua ad agosto, prelevando rametti di 15 cm, da sistemare in un misto umido di torba e sabbia.
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Per mantenere la lagerstroemia nelle migliori condizioni è fondamentale fornirle un'adeguata concimazione. In primavera si provvederà quindi con un concime granulare a lenta cessione, da rinnovare ogni 3-4 mesi, oppure, in alternativa, con un fertilizzante liquido, da diluire nell'acqua delle irrigazioni a cadenza settimanale. Il prodotto migliore per fornire nutrimento a questa pianta è un concime specifico per piante da fiore, e come sempre vale la regola che gli esemplari messi a dimora in vaso hanno maggiori esigenze, non potendo allargare le radici come gli esemplari sistemati in giardino. Inoltre, poiché la lagerstroemia ama i terreni molto fertili, in autunno occorre spargere alla base della pianta dello stallatico maturo. Ripetere l'operazione ogni anno, anche quando l'esemplare è adulto.
Quando si mette a dimora la lagerstroemia si deve considerare che questa pianta, per produrre le sue generose fioriture, richiede un'esposizione in pieno sole, e se possibile al riparo dal vento. D'inverno non è un problema lasciarla all'aperto, sopporta anche temperature ben al di sotto dello zero, fino a -15°C. In caso si renda necessario sistemarla al chiuso, porla in luogo buio. Pur essendo una pianta robusta, la lagerstroemia teme gli afidi e l'oidio. Per i primi sono disponibili vari rimedi, da quelli naturali, che si possono usare anche in via preventiva (infuso concentrato di tè, ortica, piretro) a rimedi più aggressivi come i piretroidi o gli insetticidi a largo spettro d'azione. Da considerare però che gli insetticidi sono inquinanti e di norma controindicati nei periodi delle fioriture. Per l'oidio, o mal bianco, analogamente si possono adoperare efficaci rimedi naturali quali la lecitina per irrorazione (disponibile nei negozi specializzati) oppure in alternativa i fungicidi di sintesi.
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