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Sebbene in alcune zone sia possibile coltivarla in maniere perenne, la maggiore diffusione del Nasturzio è su base annuale. I modi per moltiplicare questa bella pianta sono diversi: tramite i semi che si raccolgono dopo la fioritura, da talea o per propaggine, interrando il tralcio. A seconda della temperatura e del luogo di destinazione del Nasturzio nano, interno/esterno, si sceglie il periodo in cui interrare i semi: maggio-giugno per l'esterno; febbraio-marzo in serra o all'interno dell'appartamento, col riguardo di non mettere i vasi in un luogo troppo ventilato. È bene tenere presente che la pianta richiede almeno due o tre ore di sole diretto (ma non nelle ore più calde) per avere una bella fioritura; quindi è opportuno, se all'interno, porla vicino a una finestra illuminata dal sole.
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Il Nasturzio necessita di un terreno di tipo drenante, ma anche non particolarmente fertile poiché la crescita delle foglie finirebbero per prevalere sui fiori. È una pianta che non richiede molte cure, ma comunque alcune accortezze, in particolare nella concimazione: i microelementi di cui necessita maggiormente sono infatti azoto, fosforo e potassio, ma non nelle stesse quantità per ogni fase di vita della pianta. Nel primo periodo di crescita è consigliabile infatti un concime con un titolo più alto di Azoto, mentre durante le fasi di fioritura è bene usare un concime più alto di Potassio. Per una fioritura più ricca invece si può diluire del fertilizzante per piante fiorite nell'acqua dell'annaffiatura, dimezzando le dosi indicate nel prodotto e per periodi non troppo vicini (ogni due o tre settimane).
Se coltivate all'esterno le piante di Nasturzio nano possono essere preservate dalle gelate invernali e quindi dalla morte con una buona pacciamatura; d'estate invece l'ombra di un albero può preservarle dalla stessa fine causata dal sole a picco. Se in autunno le foglie iniziano a perdere di vigore e colore, per le piante annuali significa l'inizio del periodo del riposo invernale: ma è anche il segnale che la pianta non ha più bisogno di acqua (almeno fino alla prossima primavera). Nella bella stagione i rischi maggiori sono dati dalle infestazioni di piccoli insetti come i pidocchi che puntano alle foglie più tenere e ai boccioli. Si può intervenire manualmente dotandosi di molta pazienza oppure si può ricorrere a prodotti sistemici che entrano nel circolo linfatico della pianta, debellando l'infestazione.
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