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Questo tipo di peonia in natura esiste solo in Oriente. Originaria del Tibet e della Cina Occidentale, raggiunge i 2 metri di altezza e produce dei veri rami sui quali in primavera crescono fiori e foglie. Si sviluppa sia in verticale che orizzontalmente come tutti i cespugli e i suoi fiori sono piccoli e semplici. Si conoscono quattre specie: P. suffruticosa, P. delavayii, P. lutea e P. potanini. In Cina questo tipo di peonia è molto stimata fin dalle epoche passate, tanto da ottenere nel '600 la protezione di un imperatore che avviò il lavoro di ibridazione per ottenere varietà sempre più belle. Le peonie cinesi sono caratterizzate da fiori molto grandi e doppi, con stami trasformati in petali. Le varietà giapponesi, dette anche anemoni, invece, presentano fiori più leggeri, semplici o semidoppi, con stami gialli che spiccano in mezzo a petali dai colori vivaci.Quanto al periodo di fioritura questo varia in base alle specie: molto precoce per la Suffruticosa (dai primi di aprile a metà maggio), medio precoce per gli ibridi di Lutea (da metà aprile a fine maggio).Altri ibridi intersezionali hanno invece un periodo di fioritura molto tardivo (da maggio a giugno).
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La coltivazione delle peonie non è difficile, sia in vaso che a radice nuda, ma è sempre bene seguire alcuni accorgimenti per una buona riuscita. Il periodo migliore per piantare le peonie è l'autunno, da settembre fino agli ultimi giorni di novembre, affinché la pianta abbia il tempo di sviluppare il suo sistema radicale prima dell'arrivo della primavera. Le peonie arbustive amano i luoghi ben soleggiati, ma nelle regioni più calde prediligono la mezz'ombra del mattino per mantenere un fogliame verde più a lungo. Le peonie erbacee invece amano molto di più il sole e, se troppo ombreggiate, possono non fiorire affatto. Il terreno ideale per le peonie deve essere ricco di humus, a medio impasto, profondo e permeabile, per evitare i ristagni idrici. E' bene utilizzare dei concimi organici e se il terreno è troppo umido, porre sul fondo della buca o del vaso uno strato di argilla espansa e ghiaia per il drenaggio. La coltivazione di queste piante in vaso non è ottimale, soprattutto le erbacee, a causa delle loro radici molto voluminose, che tendono a coprire ogni spazio. Per questo le erbacee dopo alcuni anni smettono di fiorire ed è preferibile svasarle dopo un certo periodo.
Nei giardini italiani la peonia non è ancora molto diffusa, anche se nell'ultimo periodo molti vivaisti la propongono sempre più spesso per il suo effetto scenico, la sua eleganza e la bellezza dei suoi fiori così grandi, profumati e dai colori intensi. Le differenti caratteristiche delle peonie erbacee rispetto a quelle arbustive ne condizionano la loro collocazione nei giardini. Molti vivaisti propongono di utilizzare le erboree per guarnire bordure o aiuole fiorite; le arbustive invece come piante isolate, per creare siepi o per formare il primo piano davanti ad alberi, avendo un bel fogliame e un'altezza che raggiunge i 2 metri. Susanna Tavallini, una nota vivaista, propone per esaltarne la bellezza di accostarle a piccole siepi di bosso o lavanda o a piante a foglia argentata. Tuttavia è sempre bene, suggerisce la vivaista, abbinare certi accostamenti in base al colore dei fiori: le peonie rosa chiaro a fiori lilla o blu, quelle rosa ciliegia o cremisi con fiori bianchi, blu o rosa salmone. Assai longeve e bisognose di poche cure, le peonie con la loro opulenta e radiosa fioritura, che esplode in un periodo brevissimo, attirano sempre più appassionati del settore e non.
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