Pianta corbezzolo

Pianta corbezzolo caratteristiche

Il suo nome botanico è Arbutus unedo e fa parte della famiglia delle Ericaceae: la pianta di corbezzolo è un albero o un arbusto sempreverde originario dell’Irlanda e di tutti i paesi del bacino del Mediterraneo, oltre che di alcune zone dell’Asia e dell’America. Può raggiungere fino ai 10 metri di altezza, anche se le varietà più comuni rimangono intorno ai 5 metri: la sua corteccia è grigio-marrone, le sue foglie sono oblunghe e lanceolate, dentate, verde scuro e lucide, simili a quelle dell’oleandro. Il corbezzolo produce dei piccoli fiori bianchi a fine estate: in alcune varietà i fiori sono rossi o verdi, ma sono sempre a forma di campana. Insieme ai fiori si sviluppano i frutti, che di solito impiegano circa un anno per maturare: sono frutti tondi, gialli o rossi, molto dolci e con la scorza rugosa, e quando sono completamente maturi cadono dall’albero.
Una pianta di corbezzolo

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Pianta corbezzolo coltivazione

Un esemplare di corbezzolo Il corbezzolo predilige posizioni soleggiate ma tollera anche quelle a mezzombra, soprattutto se viene coltivato in zone dal clima caldo. È una pianta che non teme il freddo, anche se le piantine giovani vanno protette d’inverno mettendole in un luogo chiuso, oppure coprendole con un tessuto specifico. I corbezzoli inoltre non amano i venti freddi o secchi, ma si adattano a quelli umidi nelle zone marine. Questa specie non ha bisogno di molta acqua, va annaffiato regolarmente solo in periodi di siccità, altrimenti bastano le acque piovane. In primavera va concimato con concime organico, da applicare alla base della pianta. Il corbezzolo deve essere posto a dimora in terreni poveri, rocciosi e ben drenati. La temperatura in cui si sviluppa meglio è sicuramente quella mite, tipica del Mediterraneo, che è infatti la sua zona di origine.

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    Pianta corbezzolo moltiplicazione e cure

    I fiori e i frutti del corbezzolo La propagazione del corbezzolo avviene generalmente per seme: alla fine dell’inverno possiamo interrare i semi in un composto umido formato da torba e sabbia in parti uguali. Il vaso va messo in un luogo luminoso e riparato fino alla primavera, quando spunteranno le nuove piantine. I corbezzoli appena nati sono molto delicati quindi non vanno esposti in pieno sole o al vento; prima di piantarli nella terra bisogna tenerli in serra per almeno due anni. La moltiplicazione può avvenire anche per talea, da operare sempre in inverno e sempre in vaso. Il corbezzolo raramente è colpito da parassiti o malattie e non necessita di particolari cure; va rinvasato ogni anno a primavera, fino alla messa a dimora a terra. Non necessita di potature, al massimo si possono eliminare solo i rami danneggiati o vecchi.


    Pianta corbezzolo fiori, frutti e curiosità

    I frutti del corbezzolo Le infiorescenze del corbezzolo sono ermafrodite, ossia presentano sia gli stami che l’ovario. Questa pianta fiorisce da settembre a marzo: i fiori sono piccoli e hanno cinque petali detti denti, la corolla per la sua particolare forma viene detta urceolata. In contemporanea con i fiori crescono i frutti e questa è una particolarità di questa specie: i frutti sono delle bacche tonde dalla polpa scura e contengono i semi. Appena spuntano sono verdi, poi diventano gialle e infine rosse-arancio. Il corbezzolo ha molte proprietà officinali: contiene infatti sostanze antisettiche, astringenti e diuretiche. I frutti sono ricchi di zuccheri e vitamina C; nel linguaggio dei fiori, quello del corbezzolo indica la stima. Secondo alcuni studi, sembra che a dargli il nome di arbutus unedo sia stato Plinio il Vecchio: il nome significa "ne mangio uno solo" e indica il fatto che i frutti non siano molto saporiti. In italiano l’espressione "corbezzoli!" è sinonimo di "perbacco" ed è usata per indicare stupore.



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