Piante acidofile

Tipologie di piante acidofile

Sotto la denominazione di piante acidofile vanno a collocarsi tutte le specie che prediligono un terreno acido con un ph inferiore a 6,5. Con le piante acidofile possiamo realizzare stupende bordure o aiuole colorate. In questo caso saranno perfette le piante acidofile bulbose. Possiamo suddividere le piante acidofile in 3 principali macrocategorie: alberi, arbusti, erbacee. Tra gli alberi, quelli che prediligono un terreno acido e che rientrano dunque in questa categoria, troviamo l'abete bianco e quello rosso, la betulla, il faggio, il castagno. Sono arbusti acidofili le azalee, le magnolie, le ortensie, i rododendri, le mimose, le gardenie, le eriche, i mirtilli, il corbezzolo. Tra le erbacee considerate acidofile ci sono gigli, lillà, felci, clivie, calle. Alcune specie di piante acidofile sono anche rampicanti, per esempio il gelsomino, l'edera e il glicine. Possiamo anche realizzare una siepe di piante acidofile utilizzando lauro, bouganville o ibiscus.
Aiuola di gigli e acidofile

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Acidificazione del terreno

Azalea fiorita Un metodo naturale per acidificare e fertilizzare allo stesso tempo il terreno è l'utilizzo dei fondi riciclati dalla macchinetta del caffè. Si può anche ricorrere all'impiego di sostanze liquide come il succo delle arance avanzate, del limone oppure anche quello dei pomodori, cercando di usare quelli guastati per evitare inutili sprechi. In alternativa possiamo acquistare un prodotto specifico da somministrare sul terreno in pieno campo o nei vasi. Per la coltivazione casalinga delle piante acidofile si raccomanda un terriccio diverso da quello universale usato per gli ortaggi. In commercio si trova molto facilmente il terriccio specifico per piante acidofile, con caratteristiche di composizione più idonee. Anche la concimazione deve rispettare i parametri di acidità, aggiungendo alla terra letame maturo in maniera progressiva per far assorbire le sostanze nutritiva al terreno. In alternativa potremo ricorrere ad una pcciamatura acida, con cortecce di alberi di questa specie come abete e quercia.

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Irrigazione e drenaggio del terreno

Bordura di piante acidofile Il terreno per la coltivazione delle piante acidofile va precedentemente preparato. In vaso utilizzeremo il terriccio specifico, soffice e leggero, che farà sviluppare adeguatamente anche l'apparato radicale. In pieno campo dovremo evitare le zone caratterizzate dalla presenza di zolle aride, lavorando la terra in profondità e cercando di renderla più friabile possibile. L'irrigazione dovrà essere effettuata con regolarità senza esagerare. Dovremo tenere anche in considerazione la stagionalità delle piogge. A seconda della regione in cui viviamo, durante i periodi dell'anno più piovosi, potrebbero essere sufficienti le precipitazioni atmosferiche. Nel caso in cui si disponga di vasi collocati in zone riparate, è raccomandabile annaffiare periodicamente in modo costante per evitare sbalzi idrici. I ristagni di acqua sono pericolosissimi per le piante acidofile. Il terreno deve quindi garantire un ottimo drenaggio.


Piante acidofile: Esposizione, clima, malattie

Bouganville Esistono piante acidofile di moltissime varietà ed è quindi impossibile fare un ragionamento generale valido per tutte. Si possono coltivare piante acidofile sia in pianura che in collina, praticamente in tutte le regioni d'Italia. La coltivazione all'interno dei vasi è migliore poiché consente di spostare le piante all'interno, in luogo riparato, durante la stagione delle gelate. Per svilupparsi hanno bisogno della luce solare ma non vanno messe a tutto sole. Le piante acidofile andrebbero collocate a mezz'ombra. L'ingiallimento delle foglie potrebbe essere provocato sia dalla troppa esposizione all'irraggiamento diretto, sia da un terreno non abbastanza acido. Nel primo caso andrebbe cambiata l'esposizione spostando il vaso, nella seconda ipotesi si potrà intervenire con una concimazione liquida apposita per ripristinare il giusto ph.


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