Sterlizia

Tecniche colturali

La Sterlizia è una pianta detta Uccello del Paradiso, che appartiene alla stessa famiglia dei banani. Ha una base legnosa, con grandi foglie verde scuro su lunghi piccioli e fiori dalla strana forma e meravigliosamente colorati. In Italia la Sterlizia viene frequentemente coltivata poiché i suoi fiori recisi rivestono grande pregio e notevole valore ornamentale. Durante il periodo vegetativo è necessario irrigare molto, lasciando che la parte superiore del terriccio si asciughi tra un apporto d'acqua e l'altro. Durante il periodo di riposo si deve bagnare soltanto quanto basta per impedire al terriccio di seccare. L'irrigazione riveste un ruolo importante per il successo della propagazione: in primavera occorre dividere i vecchi cespi troppo fitti oppure separare delicatamente i germogli laterali insieme a due o tre foglie e alcune radici. A questo punto si invasa la piccola sezione staccata dalla pianta madre in un vaso di 12-16 cm e la si colloca in un posto caldo a luce viva, ma non al sole, per 6 settimane. Bisogna innaffiare moderatamente, facendo in modo che il terriccio si asciughi tra un'irrigazione e l'altra.
Esemplare pianta sterlizia

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Le caratteristiche

Caratteristiche strelitzia Soltanto una specie della Sterlizia è comunemente coltivata in casa: si tratta della Strelitzia reginae, che, allo stato naturale, è una grande pianta, ma il cui sviluppo in un vaso o in una fioriera è considerevolmente limitato. La pianta non diventa alta più di 1-1,20 metri, mentre le foglie, cuoiose, oblunghe o lanceolate, sono lunghe 30-40 centimetri. Gli steli si alzano dalle guaine alla base della pianta e i fiori hanno colori spettacolari. Si devono rinvasare le giovani piante in contenitori di una misura superiore ogni primavera, finché si raggiunge la massima dimensione, circa 20-30 cm. Gli esemplari molto grandi devono essere rinvasati raramente e, in tal caso, è molto importante fare attenzione a non rovinare le radici perché le piante non fiorirebbero più. Qualsiasi tipo di spostamento potrebbe far cessare la fioritura per un anno o due. Normalmente la Sterlizia fiorisce dopo due o tre anni, ma nel caso della riproduzione da seme potrebbero passare anche 10 anni prima che spuntino i fiori.

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Il terreno e la concimazione

Pianta strelitzia La Sterlizia necessita di poche cure per quanto riguarda la concimazione: infatti soltanto durante il periodo vegetativo (da ottobre fino a maggio) si deve somministrare un fertilizzante liquido ogni due settimane da diluire nell'acqua di irrigazione. Gli esemplari giovani, che non hanno prodotto fiori, necessitano di prodotti a base di azoto e potassio, mentre il fosforo deve essere presente in una quantità minore. Una volta che la pianta è fiorita, si riduce decisamente l'apporto di fosforo, mentre quello di potassio va raddoppiato rispetto all'azoto. I concimi devono contenere anche manganese, boro e rame, così da favorire una crescita corretta ed equilibrata. Non bisogna concimare le sezioni staccate dalla pianta madre quando si stanno sviluppando durante le prime sei settimane. Quando si effettuano l'invasatura e la rinvasatura, si utilizza terriccio di terreno di buona qualità, a cui è stata eventualmente aggiunta un po' di sabbia per favorire il drenaggio.


Sterlizia: Malattie e parassiti

Fiore uccello del paradiso La Sterlizia è una pianta esotica che per crescere bene ha bisogno di molto sole, oltre a un periodo di riposo invernale al fresco. Di conseguenza non è particolarmente difficile da coltivare in casa. Bisogna tenere a mente che queste piante hanno bisogno di luce viva e di tre o quattro ore giornaliere di sole: non fioriscono se coltivate in luce inadeguata. Inoltre, durante il periodo vegetativo, le Sterlizia vivono bene a normale temperatura ambiente. Durante l'estate, possono essere messe all'aperto, su un balcone oppure su una terrazza, ma in posizione riparata. In inverno e in primavera, invece, hanno bisogno di un lungo periodo di riposo al fresco, intorno ai 13°C. Per quanto riguarda i parassiti che possono colpire la pianta, qualche volta si verifica un attacco dei coccidi. Bisogna quindi controllare di tanto in tanto vicino alla nervatura centrale sulle pagine inferiori delle foglie, dove generalmente si annidano i coccidi. In caso di infestazione si tolgono con un panno umido o un pennello imbevuto di acqua saponata e si spruzza poi un insetticida su tutta la pianta.


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