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Esistono tantissime varietà di viburno. Una delle più diffuse è l’acerifolium, che è appunto il viburno rosso: è una specie molto rustica, ha i rami eretti ma non è di grandi dimensioni, di solito non supera i due metri. Le sue foglie, a differenza delle altre varietà, hanno tre lobi e assumono un colore rossastro, che nella stagione fredda diventa violaceo. I fiori sono bianchi mentre le bacche rosso scuro. Il viburno betulifolium ha foglie dentate di un verde molto scuro, mentre i fiori sono sempre bianchi e le bacche rosse; il dilatatum è più grande e dalla forma più omogenea, oltre ad avere le bacche di un rosso più chiaro e brillante; il grandifolium ha foglie molto più lunghe delle altre specie e diventano porpora in autunno; l’opulus è la varietà che raggiunge i 4 metri di altezza e ha fiori molto profumati; infine, esistono la varietà rhytidophyllum, che ha un portamento ad albero, e poi il tinus, che ha la particolarità di avere le bacche di colore blu.
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Il viburno rosso è una pianta largamente diffusa nei giardini e anche nei parchi pubblici per due motivi fondamentali: grazie ai suoi fiori e ai suoi frutti è molto bella da vedere, e poi grazie alla sua rusticità, è molto semplice da coltivare, nonchè molto resistente alle intemperie. È un genere che ama le posizioni soleggiate o, al massimo, a mezzombra; la luce favorisce lo sviluppo dei fiori e delle bacche. Tuttavia, è preferibile mettere a dimora il viburno in una zona riparata dal vento, perché le correnti fredde potrebbero rovinare i boccioli, soprattutto quelli che fioriscono proprio a inizio primavera. Questa pianta è molto usata per creare aiuole o siepi: in tal caso, gli esemplari vanno piantati a una certa distanza gli uni dagli altri, visto che il viburno ha una chioma che può diventare abbastanza imponente.
Il viburno rosso non ha bisogno di essere potato frequentemente. Bisogna intervenire solo se si notano rami danneggiati, oppure per contenere e dare una forma alla chioma. In ogni caso, la potatura va effettuata con strumenti ben puliti e nel periodo che segue la fioritura. Alcune specie, però, fioriscono in inverno, dunque in tal caso la potatura va operata in primavera. Il viburno rosso è molto resistente e tollera anche la siccità: solitamente gli bastano le acque piovane, dunque va annaffiato solo durante i periodi molto caldi. Durante la stagione fredda, invece, bisogna somministrare alla pianta del concime ricco di sostanza organica, da applicare alla base dei fusti. Per moltiplicare il viburno si possono effettuare delle talee estive, da piantare poi in un terriccio formato da torba e sabbia nella stessa quantità.
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