Viburnum tinus

Viburnum tinus: origine del nome e caratteristiche generali

Il nome di questa pianta ha origini molto antiche, difatti deriva addirittura dal latino, dalla parola Viere, verbo il cui significato è quello di realizzare un intreccio, e dalla parola Vovorna che, invece, significa delle zone selvatiche. Il nome ha quindi origine dalla possibilità di poter realizzare corde intrecciando gli steli di questa pianta, in quanto molto resistenti, ma al contempo flessibili e morbidi. Uno degli usi, infatti, era quello di realizzare fruste. Le caratteristiche generali di questa pianta non sono affatto semplici soprattutto poiché ne esistono più di cento varianti diffuse in natura. Il Viburnum tinus si colloca nella categoria generale degli arbusti; in più produce anche numerosi frutti nel periodo invernale, i quali risultano particolarmente gustosi per uccelli di varie specie e di conseguenza assicurano una continua presenza di fauna.
Tipici fiori del viburnum tinus

Ginkgo biloba [H. 200-250 cm.]

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Caratteristiche qualitative del viburnum tinus

I nocivi frutti del viburnum tinus Il viburnum tinus fa parte della classe degli arbusti, ma ha un'altezza variabile tra i tre ed i quattro metri. Produce boccioli di colore rosa che quando germogliano liberano fiori bianchi di piccole dimensioni molto profumati. Il periodo della fioritura è compreso tra novembre e maggio. Il clima preferito è quello temperato, ma è stato dimostrato che è capace di adattarsi facilmente anche alla rigidità di climi più freddi. Per quanto riguarda le operazioni di potatura e di manutenzione, queste sono particolarmente semplici e non richiedono alta frequenza, inoltre non sono necessarie più concimazioni come accade per parecchie specie di piante. L'elevate capacità di adattamento, di ambientamento e di resistenza alle intemperie fanno sì che non si ammali frequentemente. E' opportuno sapere che i suoi frutti sono velenosi per l'uomo, in quanto contengono una sostanza tossica: la viburnina.

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Il viburnum tinus e le modalità di propagazione

Arbusto di viburnum tinus in fiore Il terreno ideale per questo tipo di pianta deve essere particolarmente fresco, ma soprattutto ben drenato; in Italia la maggior parte dei terreni sono in questo modo e difatti il viburnum tinus cresce selvaticamente in parecchie zone della penisola. Nonostante abbia bisogno di acqua in abbondanza e frescura costante, è capace di adattarsi molto bene anche nelle situazioni di pericolosa siccità che possono verificarsi durante il periodo estivo. Il Viburnum tinus, infatti, è in grado di sopravvivere tranquillamente sia a temperature eccessivamente basse come meno 8-10 gradi sia a temperature decisamente calde come più 20 gradi. Per la realizzazione della propagazione è necessario creare delle talee partendo dai germogli posti sui lati della pianta. Ogni talea deve possedere una lunghezza di circa 10 centimetri almeno; in seguito bisogna piantarle in una particolare miscela costituita da sabbia e torba ad una temperatura di 16 gradi gradi. Il periodo perfetto per compiere tale operazione è quello compreso tra giugno e luglio.


La manutenzione del viburnum tinus

Cespugli di viburno La manutenzione del viburnum tinus non è particolarmente complicata e può essere effettuata anche da chi è alle prime armi e non possiede il cosiddetto pollice verde.E' possibile definirla, infatti, come una pianta naturalmente ordinata e che non ha bisogno di cure costanti o manutenzioni frequenti ed ossessive.I tempi di crescita sono non poco lenti, e perciò anche per questa ragione non sono necessari interventi ripetuti; una volta sviluppata, poi, è possibile ridurre ancora di più le operazioni di manutenzione. Nonostante prediliga terreni ben drenati e freschi, è capace di adattarsi a numerosi tipi di terreni, senza alcun problema.Gli interventi di manutenzioni, essendo molto semplici, si limitano a moderate potature con le quali si andranno a rimuovere più che altro le foglie secche ed i ramoscelli vecchi o malmessi.Come regola è bene effettuare una potatura a cadenza annuale, in modo tale da mantenere in ordine la pianta.




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