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Il viburnum tinus fa parte della classe degli arbusti, ma ha un'altezza variabile tra i tre ed i quattro metri. Produce boccioli di colore rosa che quando germogliano liberano fiori bianchi di piccole dimensioni molto profumati. Il periodo della fioritura è compreso tra novembre e maggio. Il clima preferito è quello temperato, ma è stato dimostrato che è capace di adattarsi facilmente anche alla rigidità di climi più freddi. Per quanto riguarda le operazioni di potatura e di manutenzione, queste sono particolarmente semplici e non richiedono alta frequenza, inoltre non sono necessarie più concimazioni come accade per parecchie specie di piante. L'elevate capacità di adattamento, di ambientamento e di resistenza alle intemperie fanno sì che non si ammali frequentemente. E' opportuno sapere che i suoi frutti sono velenosi per l'uomo, in quanto contengono una sostanza tossica: la viburnina.
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Il terreno ideale per questo tipo di pianta deve essere particolarmente fresco, ma soprattutto ben drenato; in Italia la maggior parte dei terreni sono in questo modo e difatti il viburnum tinus cresce selvaticamente in parecchie zone della penisola. Nonostante abbia bisogno di acqua in abbondanza e frescura costante, è capace di adattarsi molto bene anche nelle situazioni di pericolosa siccità che possono verificarsi durante il periodo estivo. Il Viburnum tinus, infatti, è in grado di sopravvivere tranquillamente sia a temperature eccessivamente basse come meno 8-10 gradi sia a temperature decisamente calde come più 20 gradi. Per la realizzazione della propagazione è necessario creare delle talee partendo dai germogli posti sui lati della pianta. Ogni talea deve possedere una lunghezza di circa 10 centimetri almeno; in seguito bisogna piantarle in una particolare miscela costituita da sabbia e torba ad una temperatura di 16 gradi gradi. Il periodo perfetto per compiere tale operazione è quello compreso tra giugno e luglio.
La manutenzione del viburnum tinus non è particolarmente complicata e può essere effettuata anche da chi è alle prime armi e non possiede il cosiddetto pollice verde.E' possibile definirla, infatti, come una pianta naturalmente ordinata e che non ha bisogno di cure costanti o manutenzioni frequenti ed ossessive.I tempi di crescita sono non poco lenti, e perciò anche per questa ragione non sono necessari interventi ripetuti; una volta sviluppata, poi, è possibile ridurre ancora di più le operazioni di manutenzione. Nonostante prediliga terreni ben drenati e freschi, è capace di adattarsi a numerosi tipi di terreni, senza alcun problema.Gli interventi di manutenzioni, essendo molto semplici, si limitano a moderate potature con le quali si andranno a rimuovere più che altro le foglie secche ed i ramoscelli vecchi o malmessi.Come regola è bene effettuare una potatura a cadenza annuale, in modo tale da mantenere in ordine la pianta.
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