Echeveria

Informazioni generali sulla echeveria

Appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, la echeveria è una pianta succulenta, originaria dell'America centrale, in particolar modo del Messico, e dell'America nord-occidentale, entrambe regioni caratterizzate da notevoli escursioni termiche all'alternarsi del giorno e della notte. E' dotata di caratteristiche foglie di forma ovoidali, disposte in maniera molto compatta, con tipica organizzazione a rosetta. Hanno colori che variano da un colore verde intenso al verde rosato; molte varietà di echeveria posseggono foglie ricoperte da uno strato polveroso, che è necessario non lavare via. A partire dalla stagione primaverile fino a quella estiva, sviluppa da uno stelo posto centralmente alla rosetta foliare dei deliziosi fiori, dal caratteristico colore rosso o rosato con i margini gialli.
Particolare di echeveria runyonii

Pianta Grassa Opuntia Aciculata, Vaso 20cm, Altezza 50/60cm

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Tecniche colturali ed esposizione della echeveria

Fiori di echeveria domestica La echeveria è una pianta particolarmente facile da coltivare, soprattutto per la sua notevole resistenza alle intemperie: per questo motivo si tratta di una pianta adatta anche al più inesperto dei giardinieri. Tra l'inizio del periodo primaverile e la fine di quello estivo, la temperatura di coltivazione ottimale si attesta intorno tra i 15-21°C, nonostante tollerino anche temperature di poco maggiori. Al contrario, durante i mesi più freddi dell'anno, è necessario che la temperatura non scenda mai al di sotto dei 7°C: nel caso in cui dovesse accadere il contrario, è opportuno spostare la pianta in un luogo più caldo. Inoltre, la echeveria necessita di molta luce, per cui è importante porla a dimora in un luogo ben illuminato, facendo in modo che i raggi solari non colpiscano direttamente la pianta, particolarmente nelle ore più calde della giornata, fatto che potrebbe danneggiarla.

    CRASSULA BUDDHA'S TEMPLE, pianta vera

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    Tipologia del terreno e concimazione della echeveria

    Esemplare di echeveria harmsii La facilità con cui è possibile coltivare la echeveria dipende anche dal fatto che non predilige alcun tipo particolare di terreno. In ogni caso, un ottimo substrato si può comporre mescolando sabbia grossolana e un terriccio specifico per le Cactaceae, aggiungendovi al fondo del coccio, in modo da rendere molto più efficiente il drenaggio dell'acqua, impedendo i ristagni idrici, che in caso contrario farebbero marcire la pianta. Dall'inizio di marzo alla fine di agosto, la concimazione deve essere effettuata ogni 3-4 settimane, diluendo il fertilizzante nell'acqua dell'innaffiatura. In autunno e in inverno, è necessario interrompere la concimazione, in quanto, durante il riposo vegetativo, l'accumulo di fertilizzante nel terreno avrebbe un effetto negativo sulle radici. Il concime ideale è ricco di potassio, azoto e fosforo.


    Echeveria: Motodo di annaffiatura e di potatura della echeveria

    Esemplare di echeveria agavoides La regola generale da tenere presente nell'irrigazione della echeveria consiste nell'evitare di bagnare le foglie, lasciandovi acqua stagnante. L'innaffiatura può anche essere eseguita per immersione, cioè ponendo il vaso in una bacinella colma d'acqua, in modo che le radici possano attingere tutta l'acqua di cui necessitano. In ogni caso, è necessario intervenire con l'innaffaitura soltanto nel momento in cui la superficie del terreno appare ben asciutta. Durante i mesi più freddi dell'anno è importante diminuire le innaffiature in maniera sensibile, man mano che la temperatura si abbassa. La echeveria non necessita di potatura, ma si consiglia di intervenire comunque in modo da eliminare le foglie marce o i fiori esausti, mantenendo in questo modo il carattere ornamentale della pianta.



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