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L’Euphorbia trigona è un esemplare di succulenta che non ha bisogno di pratiche colturali specifiche. Per quanto riguarda la sua esposizione, dal mese di marzo e fino a quello di ottobre, deve essere spostata all’esterno dell’abitazione in una posizione semiombreggiata ma allo stesso tempo luminosa. In questa maniera sarà protetta dai forti raggi solari durante la stagione estiva. Trattandosi di una pianta che non sopporta il freddo, durante la stagione invernale deve essere disposta in un luogo in cui le temperature non siano inferiori agli 8/10 °C circa. Le annaffiature devono essere ben moderate; abbondanti durante la stagione vegetativa, aspettando sempre che il terriccio si sia ben asciugato, e sporadiche durante la stagione invernale. Nel caso in cui la pianta si trovi a una temperatura inferiore agli 8 °C circa, occorre che le irrigazioni siano sospese fino all’arrivo di una condizione climatica più mite.
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Dal punto di vista delle concimazioni, l’Euphorbia trigona deve essere fertilizzata mensilmente durante la stagione estiva. In questo modo la struttura aerea, fiori inclusi, saranno più forti, duraturi e robusti. La potatura non è una pratica indispensabile perché non si sviluppano delle ramificazioni che vanno a ostacolare l’aereazione della chioma. Al massimo è possibile rimuovere la polvere che si deposita sul fusto, sul fogliame e sulle infiorescenze, utilizzando un comunissimo pennellino. Una particolarità dell’Euphorbia trigona riguarda la sua posizione. Come già accennato in precedenza, la succulenta deve essere messa a dimora in un ambiente luminoso ma al riparo dai raggi solari diretti, evitando che durante la stagione estiva il fusto e i fiori si brucino. Oltre a ciò, occorre tener conto che la zona non sia esposta a forti correnti d’aria, non devono esserci pesanti sbalzi di temperatura, e cosa ancor più importante, si devono evitare i ristagni idrici dopo le irrigazioni.
La moltiplicazione dell’Euphorbia trigona può avvenire per semi o talee. Dopo aver prelevato il rametto dalla pianta madre tra la stagione primaverile ed estiva, occorre interrarlo in un vasetto costituito da un terriccio sabbioso. Nel momento in cui s’inizia a notare la formazione di un apparato radicale solido, si prende la succulenta e la si posiziona in un luogo protetto dai raggi solari diretti, ricordando di mantenere il terriccio con un giusto livello di umidità. Per quanto riguarda i parassiti e le malattie che possono danneggiare il normale sviluppo dell’Euphorbia trigona ci sono: gli afidi, la cocciniglia farinosa e il marciume radicale. Gli afidi sono dei parassiti che vanno a nutrirsi della linfa presente sulle foglie della pianta. Se non si procede con la loro eliminazione, la zona infetta secca fino ad arrivare alla morte. La cocciniglia aggredisce la pianta formando una sorta di polverina bianca e molto appiccicosa. Il parassita può essere eliminato con un batuffolo di cotone imbevuto in acqua e alcol e in seguito si lava la pianta. Il marciume radicale si previene dosando con parsimonia le annaffiature.
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