Lingua di suocera

Lingua di suocera origini e caratteristiche

Quella che comunemente chiamiamo lingua di suocera è in realtà una pianta grassa il cui nome botanico è epiphyllum. Si tratta di una pianta esotica che presenta dei fusti appiattiti e sottili, con i bordi seghettati e che è originaria per lo più dell’America centrale, anche se ormai si coltiva in tutto il mondo. Solo in paesi come il Messico, però, cresce spontaneamente in natura, più precisamente nelle foreste tropicali. Questo tipo di pianta ha una caratteristica particolare, ossia non cresce sul terreno come tutte le altre specie, bensì spunta a ridosso di altre piante, delle quali si serve come sostegno e fonte di nutrimento. La lingua di suocera esiste in diverse varietà, l’anguliger, l’oxypetalum, la crenatum, la ruesti e tante altre. Tutte queste specie hanno foglie carnose e producono dei grandi fiori dai colori sgargianti che sono molto stravaganti, perché si aprono solo di giorno, poi la sera si richiudono su loro stessi.
lingua di suocera dai fiori rossi

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Lingua di suocera come curarla

lingua di suocera bianca Oltre ad essere molto belli, i fiori della lingua di suocera non sono molto longevi: di solito sbocciano all’apice dei fusti e durano solo un giorno, al massimo due. Per permettere alla pianta di produrre un maggior numero di fiori e più spesso, è consigliabile intervenire con delle concimazioni durante il periodo primaverile, che è quello della fioritura: ogni due settimane bisogna somministrare del fertilizzante liquido specifico, mischiato con l’acqua dell’irrigazione. A tal proposito, per le annaffiature bisogna seguire un calendario scrupoloso: dall’autunno fino a marzo il terreno va tenuto sempre umido, ma senza mai esagerare; quando spuntano i nuovi germogli, ossia a partire dalla primavera, bisogna annaffiare più regolarmente e più abbondantemente, aggiungendo il concime al momento giusto. In ogni caso, soprattutto nel periodo vegetativo, non bisogna mai eccedere con l’acqua, altrimenti si rischia il marciume radicale. Bisogna però anche evitare la siccità che, invece, potrebbe far seccare le radici.

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Lingua di suocera coltivazione e moltiplicazione

epiphyllum La lingua di suocera non va mai posizionata in un luogo troppo soleggiato: deve stare in una zona luminosa ma senza essere esposta direttamente ai raggi del sole, sia d’estate che d’inverno. È una pianta che si adatta a qualsiasi terreno, l’importante è che contenga della torba; tollera bene anche tutte le temperature, basta che non scendano sotto i dieci gradi. Si può coltivare tranquillamente in vaso e tenere dentro casa, però deve stare in un ambiente luminoso. La moltiplicazione della lingua di suocera si può effettuare per talea: al termine della fioritura, ossia a inizio estate, si possono asportare delle porzioni di fusti lunghi massimo 15 centimetri. Prima di piantarli in un terriccio fertile e umido, bisogna lasciarli asciugare e riposare per qualche giorno. Le giovani piantine devono essere tenute al fresco per favorire l’attecchimento dell’apparato radicale, evento che, di solito, avviene nel giro di un paio di settimane.


Lingua di suocera varietà e parassiti

epiphyllum anguliger Il parassita più pericoloso per la lingua di suocera è la cocciniglia, che le provoca macchie bianche e lanose su tutto il fusto: in questi casi bisogna intervenire prontamente con un prodotto specifico. La varietà più diffusa di questa pianta è sicuramente l’epiphyllus crenatum: questa specie non supera mai i 90 centimetri di altezza e produce fiori bianchi o giallo crema che si aprono solo durante il giorno. Le foglie sono verdi tendenti al grigio e molto carnose, mentre i fiori sono molto grandi, circa 20 centimetri di lunghezza e 12 di larghezza. Della lingua di suocera sono stati creati tantissimi ibridi, i più famosi sono la varietà cooperi e la varietà kimnachi, i cui fiori non durano più di un giorno. Sono state poi create delle varietà, come la cosiddetta dreamland, le cui infiorescenze non appassiscono prima di cinque giorni.




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