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Nonostante le differenze che caratterizzano le singole specie e che permettono loro di adattarsi a diverse tipologie climatiche, è possibile individuare alcune linee guida generali per la coltivazione del sedum. Si tratta di una pianta che trova particolare giovamento dalla coltivazione all'aperto, anche se è possibile collocarla in casa o in appartamento, tenendo però conto del fatto che la pianta tende ad avere un ampio ed irregolare sviluppo. I terreni rocciosi sono i più adatti allo sviluppo del sedum, che predilige l'esposizione diretta alla luce solare e che è in grado di resistere anche alle temperature rigide, fino ai 5 gradi sottozero. Il sedum è inoltre in grado di resistere alle temperature elevate e ad eventuali periodi di siccità: in inverno non necessita di essere innaffiato, mentre in estate sarà sufficiente una innaffiatura al mese, o comunque quando il terreno superficiale risulta asciutto. All'inizio del periodo vegetativo il terreno può essere arricchito di fosforo, potassio e azoto con apposito concime da aggiungere, per tutto il periodo estivo, all'acqua dell'innaffiatura mensile. Nessuna operazione di concimazione sarà invece necessaria durante i mesi invernali, quando la pianta affronterà un periodo di riposo vegetativo.
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La riproduzione del sedum può avvenire facilmente per talea fogliare o del fusto e la nuova pianta potrà iniziare in poco tempo a crescere e dare vita ai piccoli eleganti fiori che contraddistinguono la maggior parte delle specie. Altrimenti, per coloro che desiderano veder crescere la piantina poco a poco e prendersi cura quotidianamente dei nuovi germogli seguendoli nella crescita, è possibile optare per la riproduzione per seme: essa non comporta particolari difficoltà, ma richiede un po' più di tempo prima che la piantina si sviluppi e raggiunga dimensioni adulte. In caso di semina, il periodo ideale per mettere il seme nel terreno è quello compreso tra gennaio e marzo, per poter approfittare del successivo ciclo vegetativo per vedere i primi sviluppi. La talea può essere effettuata semplicemente piantando nel terreno un ramo, avendo cura di sceglierne uno sano e robusto: le radici si svilupperanno in breve tempo. In condizioni ottimali di coltivazione, la pianta si svilupperà in breve tempo donando fiori o foglie colorate in grado di decorare ampi spazi del giardino. Uno sviluppo meno rigoglioso, ma comunque non impossibile, si avrà in appartamento, avendo comunque cura di fornire alla pianta la giusta quantità di luce e un terreno ricco di elementi nutritivi. Il rischio principale, per la coltivazione in appartamento, è quello di uno sviluppo limitato oppure della crescita di fusti molto lunghi ma anche particolarmente sottili.
Come per la maggior parte delle piante, anche per le diverse specie di sedum il periodo più a rischio di attacco da parte di parassiti e funghi è quello primaverile, che segna l'inizio di un nuovo ciclo vegetativo. Per ovviare a qualsiasi tipo di problema è possibile provvedere quindi, all'inizio della primavera e comunque prima del periodo di fioritura, all'utilizzo di un antiparassitario specifico che possa proteggere la pianta. I principali nemici del sedum sono la cocciniglia e gli afidi: si consiglia comunque di utilizzare un antiparassitario ad ampio spettro che permetterà di garantire alle piante la giusta protezione da qualsiasi tipo di organismo infestante. In caso di attacco parassitario o fungino, è importante intervenire immediatamente per evitare che il problema si diffonda. Se l'infestazione è ancora localizzata è possibile infatti provvedere all'eliminazione dei rami coinvolti in modo tale che non sia possibile una ulteriore diffusione. Se invece l'infestazione è già diffusa occorre utilizzare prodotti specifici che possano eliminare gli organismi infestanti senza danneggiare la pianta.
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