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La vinca major, essendo una pianta che nel Nostro paese cresce allo stato selvatico, è estremamente resistente sia agli agenti atmosferici che agli attacchi parassitari. Preferisce le posizioni soleggiate ma, nelle aree geografiche d’Italia più calde, è una pianta che si sviluppa meglio in situazioni di penombra. La pervinca teme molto il freddo e richiede annaffiature frequenti, soprattutto nei periodi che vanno da maggio sino ad agosto e, comunque, quando il terreno inizia a diventare più secco. Per un corretto sviluppo, ogni due settimane è consigliabile aggiungere all’acqua delle innaffiature del concime specifico per piante da fiore. La vinca major è una pianta che necessita di molta aria e di temperature miti, quindi, è bene non sottoporre le piantine a temperature eccessivamente basse.
Fin dai tempi più antichi, le foglie di vinca major (vinca major variegata), ricche di alcaloidi e di tannini, erano impiegate sotto forma d’impiastro come rimedio per bloccare emorragie e alleviare i disturbi nervosi. I fiori, invece, erano utilizzati per dare sollievo agli occhi irritati e per la cura di alcune infezioni oculari. La vinca, tuttavia, è nota anche per il potente veleno in essa contenuto (la vincamina) e utilizzato nei preparati farmaceutici per il trattamento di una serie di disturbi cerebrovascolari. La vinca major (vinca major variegata) è anche conosciuta per le molte altre proprietà: ha, infatti, ottime virtù astringenti, lenitive e toniche. Recenti studi hanno confermato che la vincamina ha un importante ruolo nel bloccare alcune patologie importanti come la leucemia.
La pervinca è un fiore dai moltissimi significati e dalla forte simbologia. Per la sua capacità di adattarsi, questa pianta è associata alla durevolezza dei rapporti e alla fedeltà mentre in Francia è il fiore dell’amicizia. Nella religione cristiana, invece, la vinca major è spesso associata alla Santa Vergine per l’azzurro dei suoi petali che ricordano il manto di Maria. In un testo medioevale intitolato "I segreti delle virtù delle erbe, delle pietre e di alcune bestie", il filosofo e scienziato tedesco Albertus Magnus descriveva la pervinca come uno degli ingredienti fondamentali per la realizzazione di un potente afrodisiaco. Alcune tradizioni popolari, invece, riferiscono che, per mantenere la fedeltà coniugale, si consigliava di mettere nel materasso alcune foglie di pervinca e di magnolia. Mettersi al collo una collana di vinca major, inoltre, era un buon rimedio per fermare il sangue dal naso.
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