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La coltivazione della melanzana è abbastanza semplice a condizione che le temperature siano abbastanza alte sia di giorno che di notte. Si semina in semenzaio riscaldato nei mesi di gennaio e febbraio al Sud Italia e nel mese di marzo al Centro Nord Italia. Si utilizzano circa uno/due grammi di seme ogni metro quadrato di semenzaio per ottenere un numero di piantine idonee a coprire 100 metri quadrati di terreno. Il trapianto in vivaio, si effettua quando le piantine hanno raggiunto l' altezza di circa 6/7 cm e dopo due mesi si piantano nel campo ad una distanza di circa 50 cm tra loro ed a solchi di 80/100 cm. Il periodo di coltivazione in campo varia a seconda del trapianto, della zona climatica e della varietà. E' necessario irrigare abbondantemente la coltura ed in particolar modo nel periodo di crescita del frutto. Se c'è carenza di acqua, le melanzane non si sviluppano a sufficienza ed hanno un sapore eccessivamente amaro, piccante e consistenza stoppacciosa. La raccolta avviene in maniera scalare quando i frutti non sono ancora maturi (da giugno in poi per le varietà precoci e dura quattro/cinque mesi per le varietà tardive).
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Esistono numerose varietà di melanzane, anche se le più diffuse sono quelle ovali e tonde. Tra le più conosciute, ricordiamo : - la violetta Napoletana o Palermitana, ha una forma allungata, colore scuro, sapore piccante ed è una varietà precoce; - la violetta lunga delle cascine, ha un colore violetto; - la violetta nana precoce; - la melanzana di Murcia, che ha un frutto violetto tondo, foglie e fusto spinosi; - la mostruosa di New York, che ha un frutto grande e violetto; - la tonda comune di Firenze, che ha un colore viola pallido, pochi semi e polpa compatta e tenera. Tra le malattie che colpiscono le piante di melanzana, ricordiamo la peronospera, che si cura con poltiglia bordolese. Tra i parassiti in grado di danneggiarla, vanno segnalati il ragnetto rosso, il vaiolo e la dorifora decenlineata, in grado di distruggere l' intero raccolto (si cura con prodotti a base di arseniati). Tra i parassiti sono frequenti anche i tripidi, gli afidi, gli acari e le cimici (si debellano con insetticidi a base di piretro, e gli acari, con acaricidi aggressivi). Importante è la prevenzione, con irrigazioni regolari e alleggerimenti del terreno (ammendamenti).
In cucina la melanzana è la base di moltissime ricette di moltissimi paesi per la sua versatilità (tecniche di cottura, taglio e abbinamenti). Si accompagna molto bene con formaggi, mozzarelle e sughi a base di carne. Tra le ricette molto conosciuta è la parmigiana, la caponata, la pasta alla norma, le melanzane ripiene e le polpette di melanzane. In alcune ricette campane, viene abbinata addirittura al cioccolato. La cucina regionale italiana in cui viene maggiormente utilizzata, è quella siciliana. La melanzana, essendo una solinacea, contiene una sostanza tossica chiamata "solanina" che si riduce con la cottura ad alte temperature. Per questo motivo va consumata solo previa cottura. Quest' ortaggio, inoltre, ha pochissime calorie (circa 18 per 100 gr di prodotto) ed è quindi ideale nelle diete. E' ricca di fibre e consigliata in caso di stipsi. Ha proprietà depurative, aiutando la secrezione biliare, diuretiche ed antinfiammatori. In passato le foglie venivano utilizzate per la cura delle emorroidi. Viene anche usata in cosmesi, come componente di creme viso e maschere nutrienti ed idratanti. Sembra che abbia anche proprietà schiarenti.
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